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26 Aprile, 2024

Alcol – Consumo “moderato” o “nullo”?



L’alcol alimentare (alcol etilico o etanolo) è presente in diverse concentrazioni in una miriade di bevande alcoliche che sono entrate a fa parte della cultura gastronomica e sociale di tutta la popolazione, soprattutto in occidente.

Una recente pubblicazione su The Lancet, frutto della collaborazione di un gruppo di ricerca internazionale, ha ragionato sulle soglie del consumo di alcol a rischio per la salute.

L’analisi è stata condotta osservando quasi 600 mila bevitori di 19 Paesi a reddito alto.

L’obiettivo dei ricercatori è stato quello di:

  • Individuare la soglia di consumo di alcol (su base settimanale) associata al minor rischio di mortalità per tutte le cause e di malattie cardiovascolari
  • Determinare la relazione dose-risposta tra consumo di alcol e rischio.

I risultati sono stati corretti per i fattori di confondimento ed è emersa un’associazione positiva e dose-dipendente tra consumo di alcol e mortalità, quindi più ne bevi più rischi la tua vita.



Quanti anni di vita ci brucia l’alcol?

Lo studia rileva uno-due anni di vita in meno per chi consuma mediamente 200-350 grammi di alcol a settimana, e quattro-cinque anni per chi va oltre i 350 grammi settimanali, circa 18 bicchieri in 7 giorni.

Gli effetti negativi per la longevità inizierebbero a farsi sentire quando il consumo settimanale supera i 100 grammi, una quantità che corrisponde grosso modo a cinque o sei bicchieri di vino (di gradazione alcolica media), di gran lunga al di sotto alla soglia raccomandata in molti paesi, come Stati Uniti, Portogallo, Spagna e la stessa Italia. A differenza del Regno Unito, dove la soglia è stata recentemente abbassata a 6 bicchieri a settimana per uomini e donne, in linea con i risultati dello studio.

Inoltre, secondo le principali Agenzie Internazionali di salute pubblica, l’alcol è una sostanza tossica e cancerogena, tanto che la IARC (International Agency for Research on Cancer) lo classifica nel gruppo 1: sicuramente cancerogeno per l’uomo!

Il suo consumo prolungato e cronico è associato quindi ad aumentato rischio di cancro e non è possibile stabilire una quantità assolutamente sicura.

Portano bisogna concludere che non esiste una soglia sotto la quale il rischio del consumo alcol-correlato si annulla.



La parola “moderatamente” viene esclusa dalle vecchie indicazioni italiane e definiscono a basso rischio un consumo di 2 unità alcoliche per l’uomo adulto (l’equivalente di due bicchieri di vino da 125 ml) e 1 per donne adulte e anziani di entrambi i sessi (circa un bicchiere di vino da 125 ml), corrispondenti rispettivamente a 20 e 10 grammi di alcol, specificando che se non si consumano bevande alcoliche, di qualsiasi tipo esse siano è senza dubbio meglio!

NB: Per verificare se rientri nella soglia a basso consumo basta fare questo semplice calcolo

Grammi di alcol = (GRADI IN VOLUME x QUANTITÀ DI PRODOTTO / 100) x 0,79.

Sii consapevole che non sarà un bicchiere di vino rosso o una lattina di birra in una piacevole serata in compagnia a implicare sulla tua salute, se l’occasione non diventa abitudine!

InFORMAti dalla nutrizionista
A cura della Dott.ssa Marica Coppola

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