Riportiamo il post dell’associazione VIVA per ricordare i tanti angeli che lavorano in corsia a diretto contatto col rischio.
In prima linea in questo “inferno”, un angelo con il camice: la dott.ssa, palmese doc, Gabriella Curion, dirigente del servizio assistenza farmaceutica che da 10 anni presta servizio presso la farmacia ospedaliera dell’ASL NA 1 di Nola.
Malgrado la pandemia e il rischio concreto del contagio, ha continuato a dare sostegno ai pazienti, ad offrire disponibilità e sorrisi e a trasmettere un messaggio di umanità. Nonostante le condizioni di precarietà.
Le sue parole dal cuore dell’emergenza, nei momenti più tragici: “Due mesi, passati in prima linea, cercando ogni giorno, ogni mattina, la motivazione e la determinazione di farcela anche quando i fili di un’organizzazione sanitaria scellerata, cominciavano a scucirsi liberando i brandelli di un tessuto troppe volte rattoppato: impossibilità a reperire farmaci, dispositivi di protezione, presidi sanitari salvavita, tamponi insufficienti, coprire i turni di chi non poteva essere in servizio, difficoltà nella logistica delle consegne, questo per citare solo alcune delle enormi difficoltà che hanno riempito le mie giornate”.
Ma anche parole di speranza e un richiamo alla responsabilità: “Ora l’orizzonte sembra essere un po’ più nitido, possiamo essere più ottimisti, ma ad una sola ed unica condizione e cioè che il nostro inalienabile “ Libero Arbitrio” ci ponga nella condizione di tutelare noi stessi e chi in prima linea ha rischiato (e purtroppo anche sacrificato) la propria vita in nome di quella che per noi è una missione, una passione, una vocazione profonda che non sente ragioni”.
