Pacchi, doppi pacchi e contrapaccotti ai danni del Sud da parte del governo Meloni e nessuna forza politica, o quasi, ha qualcosa di serio da ridere.
Il governo di destra-centro perpetua la leva di “porco” della spesa storica che ogni anno sottrae 60miliardi di euro di spesa pubblica complessiva pro-capite ai fratellastri del Sud? Tutto tace. E chi tace acconsente.
Il governo sovranista a forte trazione padano-leghista avanza verso l’attuazione della “secessione dei ricchi”? Tranne rare eccezioni, le altre forze politiche balbettano il loro no e tirano avanti a campare.
Il governo dei “Fratelli d’Italia” al Nord e dei “fratellastri” al Sud, ad oggi, concentra uno striminzito 9% dei fondi del Pnrr al Mezzogiorno invece del 65%, come da criteri di assegnazione UE? Viva la locomotiva Nord!
Il governo sovranista e dall’anima sociale, sovranista e sociale si fa per dire, taglia il reddito di cittadinanza ai poveri quasi tutti al Sud? Tutti sanno che i meridionali sono, a dir poco, un po’ sfaticatelli.
Il governo dei Forza Italia a parole, ma del Forza Nord nei fatti, punta alle gabbie salariali e stipendiali al Sud? E gli altri sempre a guardare o a tartagliare.
E tra gli altri, purtroppo, ci sono anche le istituzioni del Sud, regioni, città metropolitane, province e comuni, e le classi dirigenti locali, meglio dire le classi dominanti estrattive locali, che, tranne rare eccezioni, sono silenti, assenti ed acquiescenti.
Tanto lo si sa, un po’ di “liquido” sgocciolerà dal ricco settentrione verso il povero meridione, quanto basta per tenere tutto e tutti a bada.
