Il portale di informazioni e sondaggi YouTrend ha pubblicato i dati relativi alla ripartizione della spesa pubblica complessiva pro-capite su base territoriale, da cui si evince l’ulteriore conferma che lo Stato italiano, all’opposto di quanto prevede l’articolo 3 della Costituzione e in barba all’inno nazionale sui “Fratelli d’Italia”, dispensa le risorse in modo iniquo tra i Fratelli del Nord e i Fratellastri del Sud.
Infatti, nel 2021, mentre ha garantito per i cittadini di serie A residenti al Nord una spesa pubblica pro-capite in insegnanti, scuole, palestre, mense scolastiche, medici, bus, e tanto altro ancora, di circa 23mila euro, per i cittadini di serie B residenti al Sud, invece, ha garantito una spesa pro-capite negli stessi servizi di soltanto 14mila euro. Il 38% in meno.
Ora il governo dei sovranisti alla Salvini e dei patrioti alla Meloni punta alla cristalizzazione di queste diparità tramite l’attuazione del regionalismo discriminatorio in salsa leghista, e purtroppo, non solo leghista.