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29 Aprile, 2024

Palazzo Reale di Napoli – Presentazione del libro di Carmine Pinto, “La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti (1860-1870)”



Uno dei temi di rilievo su cui verte il dibattito storiografico sul Mezzogiorno è il brigantaggio post-unitario. Interpretato ora come “reazione” ed “eroica resistenza meridionale al colonialismo sabaudo”, ora, invece, come “sfida allo Stato di bande criminali”, ora, infine, come “rivolta di classe”, il brigantaggio è stato, ed è tuttora, oggetto di ricostruzioni storiografiche che, perlopiù, tendono a darne letture schematiche, semplicistiche e monistiche.

All’opposto, Carmine Pinto, docente di Storia contemporanea all’Università di Salerno ed autore de La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti (1860-1870), ritiene che il brigantaggio meridionale sia un avvenimento storico alquanto articolato e complesso, da leggere come “guerra civile” da collocare, comprendere e valutare in un arco temporale che va dalla “fine del XVIII secolo” sino alla seconda metà dell’Ottocento.

Guerra tra briganti, truppe regolari italiane e paramilitari meridionali, in cui si intrecciano il conflitto tra gli unitari e i borbonici, tra i liberali e i democratici meridionali e i sostenitori ad oltranza dell’assolutismo, tra numerose fazioni locali tra loro contrapposte per interessi sociali e di potere. Insomma, una guerra ideologica, politica, diplomatica e militare, una guerra “guerreggiata”, lunga un decennio , “di italiani contro italiani”, per e nel Mezzogiorno.

Frutto di un decennale lavoro di scavi e ricerche di archivi civili e militari, e non solo, la rigorosa ed innovativa monografia di Carmine Pinto, edita da Laterza, sarà presentata a Napoli venerdì 6 dicembre, alle ore 16:00, presso la Sala Accoglienza del Palazzo Reale.

Oltre all’autore, in qualità di relatori, saranno presenti, Renata De Lorenzo, Presidente della Società Napoletana di Storia Patria, Luigi Mascilli Migliorini, docente di Storia moderna presso l’Università di Napoli “L’Orientale”, e Marco Meriggi, docente di Storia delle istituzioni politiche presso l?Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

04/12/2019 – Salvatore Lucchese



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