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13 Maggio, 2024

Sud colonia, cosa fare? Dargli voce, il meridionalista Cuccurese annuncia la sua immininente candidatura



Molto probabilmente, a partire da domani, lunedì 29 aprile 2024, il sogno leghista, e non solo leghista, della “secessione dei ricchi” farà un ulteriore passo significativo in avanti verso la sua realizzazione: l’approvazione definitiva del ddl Calderoli sul regionalismo predatorio e discriminatorio dei diritti disattesi e dimidiati dei cittadini italiani che risiedono al Sud. Si tratterebbe di una data periodizzante della storia della sedicente Repubblica democratica italiana già ampiamente divisa e diseguale, in quanto, a ratifica di tali divisioni e disparità, i principi di unità, indivisibilità, uguaglianza, solidarietà, equità e coesione verrebbero sostituiti dai principi diamentralmente opposti di divisione, egoismo, razzismo, classismo e discriminazione territoriale. Insomma, la riscrittura eversiva del patto nazionale di solidarietà del ’48 nei termini della cultura politica etno-liberista incentrata sull’agitazione di una sedicente questione settentrionale, che, dalla seconda metà degli anni ’90 in poi, è divenuta egemonica in Italia ed è stata fatta proprio anche da sedicenti partiti di sinistra, il Pd, che, nell’allora veste elettorale dei Ds, varò la sciagurata riforma del Titolo V della Costituzione nel tentativo, poi fallito, di accaparasi i voti del Nord.  

Cosa fare? Nell’immediato, partecipare ai sit-in promossi contro tale progetto eversivo dello spirito e della lettera costituzionale dai Comitati e dal Tavolo nazionale NoAD, là dove, però la Costituzione la si legga e la si interpreti per intero, e non a pezzetti, secondo le convenienze di questo o di quel partito, di questo o di quel gruppo di interesse “particulare”. Sit-in che si terranno domani nelle principali città italiane da Nord a Sud.

Per il proseguio della lotta: 1. Appoggiare e promuovere per le prossime tornate elettorali, a partire dalle europee, candidature meridionaliste forti per coerenza e spessore personale, come quella di Natale Cuccurese, attuale Presidente del Partito del Sud; 2. Caldeggiare eventuali ricorsi alla Corte costituzionale promossi dalle Regioni danneggiate del federalismo sperequativo in salsa leghista e para-leghista; 3. Favorire la mobilitazione popolare. Il tutto, ovviamente, a partire da un Sud senza rappresentanza, discriminato ed abbandonato a sè stesso nella veste, oramai sulla soglia, della sua definitiva formalizzazione di colonia estrattiva interna di un sistema-Nord sempre più miope, onnivoro e bulimico. 



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