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29 Aprile, 2024

L’uguaglianza esiste solo in matematica (M. Eminescu)



E’ circostanziale nomenclare  Eminescu , poeta rumeno, che attraverso uno dei celebri aforismi, ha evidenziato la diversità e la irripetibilità della

Individualità umana, infatti  in questa sede si andranno a leggere due poeti  di notevole risonanza, Rami Youness detto amarji, poeta e traduttore siriano, e Bartolomeo-Theo Di Giovanni, conosciuto come Scalzo44. Uomini che non scrivono poesia ma scolpiscono parole sul suolo terreno, usando la simbologia tanto cara alla Semiotica, infatti il simbolo è il messaggio che arriva direttamente nel data-base della mente, e chi è di fine pensiero intende nell’immediatezza il valore di questi versi simbolici.

Due realtà, diverse per cultura, ma unite da un unico linguaggio, e come dice il Professore Calogero La Vecchia: La poesia ha un solo linguaggio, quindi la diversità si incontra nel diagramma del “Dire”, esigenza che spinge i poeti a raccontare e raccontarsi senza filtri. In questo XXI secolo, provato dalla crisi dei valori, dallo smodato utilizzo dei social, da dispotismi  sempre più feroci, da guerre e pandemie, il contadino della parola, guardando la luna, semina senza dubbio di raccolto (Scalzo44).

L’uomo è uno specchio tra gli altri uomini, una inter-comunicazione che inoltra verso il cammino della consapevolezza di essere unici come forma e uniti  in essenza, la poesia arriva  come profezia, quasi un annuncio di ciò che è, ma soprattutto di ciò che potrebbe essere.

Amarji e Scalzo 44 hanno dimostrato, e continuano a farlo, senza indugi, con estremo coraggio, a rivelare le aporie del mondo che solo il filo argentato numinoso della poesia riesce a cucire facendo sì che una unica stoffa possa creare la tenda della condivisone. Altre parole cha possano descrivere la grandezza di questi due uomini perderebbe di significazione se non si leggono i loro versi.

Da un lato Amarji tradotto dalla poetessa rumena Daniela Forcos, che si impegna per unire poeti da ogni parte, e Scalzo 44 tradotto dallo stesso Amarji, dimostrano che il circuito dei Segni proviene da una unica matrice, che è L’Amore nella sua totalità. Reanato Ongania, già direttore di wikipoesia, studioso di Semiotica, insiste col discorso dei segni, della comunicazione non verbale, “il segno è l’imput che dovrebbe aprire  la porta alla analisi interiore, ma la società è sempre più deprivata di misericordia,  dobbiamo insistere, dobbiamo comunicare”.

Le parole di Ongania incoraggiano a continuare in questa battaglia senza senso, siamo stati creati per fare sacra ogni azione, ma c’è chi non riesce a costruire ponti di pace, ogni modo la sinergia serve a fare emergere la forza morale e la costanza per la ricerca dell’ UNUM-VERUM, verificabile solamente con l’accostarci con cuore puro alla diversità.

Buona lettura.

–Amarji, pseudonimo di Rami Youness, poeta, autore, e traduttore siriano, nato a Laodicea nel 1980. Ha pubblicato 7 libri di poesia:

N(Mawaqef 2008- Beirut, Libano);

Perugia: Il testo- Il corpo (Mawaqef 2009- Beirut, e Bidayat 2009- Damasco);

Navigazioni Erotiche (Mawaqef 2011- Beirut, e Bidayat 2011- Damasco);

Rosa dell'animale con Maria Grazia Calandrone (Edizione arabo: Attakween 2014- Damasco; Edizione Italiano: Zona Contemporanea 2015- Roma);

Con la bocca piena di lampi (Attakween 2019 – Damasco);

La filologia dei fiori (Almutawassit 2020, Milano); La forma del silenzio, versione bilingue italiano e arabo (Edity 2020, Palermo).

Primo premio di poesia nel XVIII Edizione del “Festival della poesia dei giovani” in Siria, 2011.

Primo premio di poesia del " Concorso Internazionale di Prosa, Poesia e Fotografia" indetto dal Movimento Artistico Recupero delle Identità Culturali (M.A.R.I.C.) di Salerno, 15 Aprile 2018.

Premio letterario internazionale Magna Graecia Poesia, sezione “aforismi”, secondo classificato, Genova 21 Giugno 2018.

Premio Ibn Battuta per la sua traduzione in arabo del libro Verso la Cuna del Mondo di Guido Gozzano, Abu Dhabi 2020.

Bartolomeo-Theo de Giovanni, poeta italiano nato a Palermo nel 1975, ha pubblicato sei raccolte di poesie tradotte in alcune lingue. Vincitore di numerosi premi, tra cui: il Premio Alighieri e il Premio Giacomo Leopardi.

** Amarji, poeta e traduttore dalla Siria.

Ha tradotto in arabo: Giacomo Leopardi, Pensieri (Parola 2009- Abu Dhabi: Abu Dhabi per cultura e eredità);

Leonardo Da Vinci, Scritti Letterari (Attakween 2013- Damasco); Dino Campana, Canti Orfici e gli Inediti (Attakween 2016- Damasco);

Gabriele D’Annunzio, La Città Morta (Tuwa 2012- Londra, Gran Bretagna); Voci della Poesia Italiana Contemporanea: Un’Antologia Breve, scelta con Maria Grazia Calandrone (L’Altro 2012- No.3, Beirut e Damasco);

Pier Paolo Pasolini, Carne e Cielo (Ninawa 2016- Damasco);

Antonio Gramsci, L'

Albero del Riccio e Nouve Lettere (Attakween 2016- Damasco);

Michele Caccamo, Chi mi Spazierà il Mare (Attakween 2016- Damasco);

Hölderlin, Pane e Vino e Altre Poesie (Attakween 2016- Damasco);

Alessandro Baricco, Oceano Mare (Almutawassit 2017- Milano);

Luigi Pirandello, Uno, Nessuno e Centomila (Almutawassit 2017- Milano);

Adrián N. Bravi, La gelosia delle lingue (Fawasel 2019- Lattakia);

José Saramago, L’anno mille993 (Rawashen 2019- Dubai);

Guido Gozzano, Verso la Cuna del Mondo (Almutawassit, Milano – Al Suwaidi, Abu Dhabi 2020);

Giuseppe Tomasi di Lampedusa, I Racconti (Almutawassit 2021- Milano);

Giorgio Vasta, Il Tempo Materiale (Almutawassit 2021- Milano);

Maria Grazia Calandrone, Questo Corpo, Questa Luce (Almutawassit 2021- Milano);

Ernesto Ragazzoni, I Bevitori di Stelle (Almutawassit 2021- Milano);

Gesualdo Bufalino, Le Menzogne della Notte, traduzione con Bassam Hajjar (Alrafidain 2021-Beirut).

Scrivere
Il foglio è ancora bianco.
la finestra e lo specchio
si scambiano
il giglio geometrico del vuoto. gli scoiattoli
nella sera del vicino bosco di cerro
sono scarabocchi neri. il foglio è bianco

Come gli occhi di un lupo annuso il magma delle stelle, ti sento come una lieve discesa silenziosa, e come il sorgere di passi che si dirigono sulla vetta per acquietarsi nella tana. Ti sento, tra il gioco di luci che richiama la voce del cielo. Sono sangue di lupo, fedele nel gene…e t’aspetto, e questa  attesa genera rari distillati da bere tra il soffio della vita  ed il cantico delle foglie autunnali.



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