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27 Aprile, 2024

Il cavallo di Troia della Lega nazionale. Umberto Bossi: “La nostra gente del Nord deve vivere tranquillamente e pagare meno residuo fiscale di 100 miliardi di euro”.



Da ieri, sui social network, imperversa la polemica per le dichiarazioni discriminatorie rivolte da Umberto Bossi nei confronti dei cittadini del Sud Italia che per motivi di studio, salute e lavoro sono emigrati e continuano ad emigrare verso le regioni settentrionali: “Mi sembra giusto aiutare il Sud, altrimenti straripano come l’Africa”.

Certo, essere additati come degli stranieri in Patria (?) non fa piacere a nessuno, soprattutto se vengono del tutto rimosse le cause dei flussi migratori interni, ravvisabili nelle politiche asimmetriche, estrattive e sperequative che negli ultimi venti/trent’anni hanno ulteriormente acuito lo storico divario tra il Nord e il Sud del Paese.

Tuttavia, le pur legittime polemiche sulle dichiarazione del Senatùr lombardo rischiano di occultare il vero dato politico di fondo emerso in occasione del Congresso Federale che ha sancito la nascita della “Lega per Salvini premier”: il conseguimento dell’autonomia regionale differenziata come obiettivo strategico anche per la ‘nuova’ Lega nazionale.

Scelta confermata sia dalle parole di un esponente della “vecchia guardia”, Daniele Belotti, che ha sostenuto che, sebbene ci sia nostalgia per il passato, c’è anche speranza per il futuro, in quanto, “l’autonomia resta uno dei cardini” della nuova Lega (Il Mattino, 22/12/2019), sia dalle parole passate in secondo piano pronunciate dallo stesso Bossi: “La nostra gente del Nord – ha dichiarato il Senatùr – deve vivere tranquillamente e pagare meno residuo fiscale di 100 miliardi di euro” (Il Mattino, 22/12/2019).

E dato che, Costituzione alla mano, il “giochino” di più soldi al Nord deve essere a somma zero per le casse dello Stato, “aiutare il Sud” sottraendogli 100 miliardi di spesa pubblica, che, sommati ai circa 60 miliardi già indebitamente sottrattigli grazie al “piede di porco” della spesa storica, fanno 160 miliardi l’anno, è una contraddizione di termini tutta da sciogliere.

In realtà, la contraddizione altro non è che la ‘simulazione’, ‘dissimulazione’ della “Lega per Salvini premier”, con cui devono fare i conti tutti quei politici e tutti quei cittadini del Sud, che, ‘incantati’ dallo slogan “Prima gli italiani”, non riescono a capire che il vero obiettivo della Lega nazionale rimane sempre “Prima noi padani”.

La “Lega per Salvini premier” come cavallo di Troia per il Sud, al fine di conseguire gli obiettivi storici della Lega Nord: più soldi e servizi alle regioni “virtuose” del Nord e meno soldi e servizi alle regioni “sprecone” del Sud.

22/12/2019 – Salvatore Lucchese 

   



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