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26 Aprile, 2024

Intervista a Manuela Iervolino la baby regista/attrice di Terzigno



Diamo inizio a questa nuova rubrica di chiacchierata/intervista incontrando personaggi di spicco nel panorama regionale e nazionale. Iniziamo con i giovani e nello specifico con una ragazza sedicenne, Manuela Iervolino di Terzigno. Una ragazza che sin da bambina già conosceva e perseguiva il suo obiettivo: diventare un’attrice. Per lei essere attrice significa ” una persona senza pregiudizi e pronta a mettersi in gioco nelle più grandi battaglie”.


Dove nasce il film ” Never stop fighting”?

L’idea del film è nata assolutamente per puro caso. Io sapevo già che volevo fare cinema, sapevo che mi sarebbe piaciuto scrivere
Ma non sapevo assolutamente come potessi conciliare le due cose. Avevo appena compiuto 15 anni.
Sentivo il bisogno di raccontare una storia, che sentivo dentro, che mi appartenesse ma che non parlava di me in prima persona.
L’idea del film è nata a settembre 2018 ero a Los Angeles avevo appena incontrato una persona veramente molto importante per me. Che mi disse “se tu senti il bisogno di fare una cosa, falla, io credo in te”. Ricordo che subito dopo questa frase scappai a Malibù vicino il mare, e con le lacrime agli occhi, presi un quaderno e inizia a scrivere dal nulla.
Iniziai a scrivere inconsciamente senza avere l’idea di “VOGLIO SCRIVERE UN FILM” iniziai a scrivere perché sentivo il bisogno di farlo. E da lí partí l’idea di Never Stop Fighting.

A chi va il tuo primo ringraziamento?
Il mio ringraziamento più grande va a lei, Cristina. È stata lei che mi ha dato la forza di credere in me stessa, e in questo progetto.
Ne sarei riconoscente per il resto della vita. Senza di lei so che non ć è l’avrei mai fatta.

Il tuo obiettivo da grande?
Come ho già detto il mio sogno più grande è quello di diventare Un attrice principalmente. Però io amo e sento il bisogno di aiutare gli altri, è la cosa che mi rende veramente felice. Ed è per questo che voglio fare cinema.
Perchè il cinema aiuta gli altri. Ti rende migliore, e tocca argomenti veramente importanti. E se penso che solamente tramite uno schermo riesci a sentirti capita da qualcuno che non conosci, è veramente una delle caratteristiche più belle del cinema.
Quindi io da grande voglio aiutare gli altri tramite il cinema. Magari affrontando temantiche importanti, che in Italia ho visto ben poco. Appunto spero che never sia d’aiuto a tante ragazze. Spero che riesca ad aiutare qualcuno in difficoltà. Appunto come dice il titolo “non smettere mai di combattere”.

Come vedi la società di oggi?
La società di oggi vede il bullismo come una cosa molto lontana, i ragazzi di oggi purtroppo quando si siedono davanti al grande schermo si aspettano di ridere e di divertirsi. E tendono ad evitare film e serie che possano aiutarli a riflettere e compiere le scelte giuste. Never stop fighting non è semplicemente un film sul bullismo, ma penso sia un film che cerca di far capire Ai giovani d’oggi di non smettere mai di lottare, perché la vita è una e va vissuta fino alla fine, superando anche i grandi ostacoli.

Il tuo motto?
Io mio motto è SE HAI UN SOGNO NON SMETTERE MAI DI CREDERCI. Può sembrare un motto molto banale e commerciale.
Ma se hai un sogno deve essere inseguito con tutte le tue forze, senza smettere di crederci. Le difficoltà ci sono, gli ostacoli saranno duri e faticosi, ma quando inizi a raggiungere l’obbiettivo è lí che inizi a vivere la tua vita.

Qual’e’ il messaggio che vuoi trasmettere?
Quando ho iniziato a scrivere Never stop Fighting il mio sogno non era quello di voler fare un film, ma quello di aiutare delle vite umane. Perchè si Never stop Fighting è questo, tratta argomenti pensanti ma reali, che possono toccare l’animo più profondo.
Il messaggio che ho voluto trasmettere è che a qualsiasi cosa ć è una soluzione, i momenti bui ci sono ma basta rialzarsi e diventare più forti di prima, i brutti momenti passano, e ci sarà sempre il sole dopo la tempesta.
La mia soddisfazione più grande è quando ho sentito dire da una ragazzina codeste parole “Grazie perché dopo essermi rivista in alcune caratteristiche del film, ho finalmente capito che nessuno può compromettere la mia felicità, la vita è mia, e non posso lasciare che siano gli altri a viverla per me” Queste parole valgono più di 10 mila premi e riconoscimenti.

Oltre al film hai girato anche un corto, quanti attori hai coinvolto?
Sono state coinvolte. Nel film almeno 150 persone tra ragazzi e adulti provenienti da tutta Italia. Abbiamo dato l’opportunità a tanti ragazzi di scoprire un nuovo mondo. Per il corto invece 20 persone

Salutiamo Manuela e ci diamo appuntamento a settembre per la prima aperta al pubblico del film e del corto.



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