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30 Aprile, 2024

Il Sud in rivolta. Pino Aprile e Marco Esposito: “Si continui a fare squadra. Stiamo già vincendo contro “‘la secessione dei ricchi’”



Dinanzi ad una platea di circa 500 persone arrivate dalla Campania, dalla Sicilia, dalla Calabria, dalla Puglia, dal Lazio e dalla Lombardia, questa mattina, nella storica location del Teatro “Sannazzaro” di Napoli, è stato presentato il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale (M24A-ET).

Dopo le altrettanto partecipate Assemblee della Grancia (24 agosto 2019) e di Cosenza (13 ottobre 2019), il giornalista e scrittore meridionalista Pino Aprile haillustrato le linee programmatiche del M24A-ET, riassumibili nello slogan: “Equità o da soli”.

Ma procediamo con ordine. La mattinata è stata intensa e ricca di interventi: da quelli dei dirigenti del neo-costituito movimento, il Presidente Pino Aprile, la Vicepresidente Annamaria Pisapia, il Coordinatore della Campania Giuseppe Ercolino e il Tesoriere Emiliano Pagano, a quelli dei cultori di storia del Mezzogiorno, Gennaro De Crescenzo; da quelli dei giornalisti, Marco Esposito, a quelli degli artisti, il cantautore Mimmo Cavallo.

In sala, oltre agli iscritti ed ai simpatizzanti del M24A-ET erano presenti anche esponenti ed attivisti di organizzazioni meridionaliste, comitati civici e reti sociali attivi già da mesi sul fronte della mobilitazione contro il federalismo estrattivo e discriminatorio. Esponenti ed attivisti che ora seguono con curiosità ed interesse la nascita del nuovo soggetto politico.

Ad aprire gli interventi è stato Giuseppe Ercolino, che ha posto l’accento sull’importanza della nascita di un movimento meridionalista unitario, “una luce che deve diventare sole” ha testualmente dichiarato, necessaria per contrastare lo “scippo di Stato” di risorse finanziarie ed umane subito dal Sud.

A seguire, l’intervento di Gennaro De Crescenzo, che, invitato sul palco, ha incoraggiato i promotori a proseguire sulla strada della realizzazione di questo progetto politico, al quale il Movimento neoborbonico guarda con rispetto. Movimento che, ha sottolineato lo studioso napoletano, continuerà a portare avanti la sua battaglia in favore del Mezzogiorno in ambito culturale.

Il successivo intervento di Emiliano Pagano ha sgombrato il campo dagli equivoci per quanto concerne la finalità del Movimento. Dopo avere sottolineato la crescita dei consensi e dei contributi anche dall’estero, in una fase storica che si caratterizza per la disaffezione dalla politica, ha dichiarato che il M24A-ET non è nato per la secessione, né, tanto meno, per fomentare l’odio verso i settentrionali, bensì per “fare l’Italia sulla base dell’articolo 3 della Costituzione”, per affermare i diritti dei 20 milioni di cittadini del Sud contro le forze del Nord che si ostinano a “non volergli riconoscere né dare quello che gli tocca di diritto”.

Un applauditissimo Marco Esposito ha ribadito l’importanza di proseguire la campagna di contro-informazione, che, da quando si è intensificata sulla scia delle sue inchieste e del suo libro, Zero al Sud, ha segnato l’inizio della mobilitazione civile e politica di molte comunità meridionali, come dimostrano i quaranta Sindaci del Molise che hanno aderito al ricorso amministrativo contro la mancata perequazione integrale del Fondo di solidarietà comunale. “Per fermare il disegno, a Costituzione rovesciata, – ha concluso Esposito –, di istituzionalizzare la discriminazione territoriale del Sud bisogna continuare a narrare. Bisogna continuare a fare squadra”.

Richiamandosi agli studi di Francesco Saverio Nitti, da lei definito “il Marco Esposito del primo Novecento”, Annamaria Pisapia ha evidenziato la continuità plurisecolare del trattamento del Sud come colonia estrattiva interna di risorse finanziarie. Inoltre, ha ribadito che la finalità del M24A-ET è quella di ottenere l’equità e solo in un secondo momento ci si potrà porre la questione dell’eventuale separazione o meno.

Alla Palmieri si è alternato sul palco Mimmo Cavallo, che ha cantato il suo brano, Invincibile, presentato come l’inno del M24A-ET.

Infine, l’intervento di un acclamatissimo Pino Aprile, che, richiamandosi alle lotte per i diritti civili condotte dagli “invincibili” Nelson Mandela e James Cleveland Owens, ha dichiarato che: “Un Paese esiste soltanto come garanzia per tutti e non solo come garanzia per una sua parte. L’unità è strumento per realizzare l’equità e non è un valore in sé”.

Dopo avere evidenziato il valore universale e non egoistico dell’equità, il Presidente del M24A-ET ha concluso il suo intervento dicendo: “Ad oggi, la forza delle ragioni ha prevalso contro la ‘secessione dei ricchi’, tanto da indurre Boccia a non presentare la sua legge quadro sull’autonomia nella finanziaria. Stiamo già vincendo!”.

01/12/2019 – Salvatore Lucchese



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