L’emergenza coronavirus inizia a mordere anche sul piano socio-economico. E ad essere azzannate ferocemente sono le regioni meridionali, i cui tassi di disoccupazione già prima dello scoppio della pandemia erano tra i più alti d’Europa: Calabria, 21%; Sicilia, 20%; Campania, 20%; Sardegna 15,4%; Puglia, 14,9%
In un contesto territoriale caratterizzato da così alti tassi di disoccupazione e di conseguente lavoro nero: “Il peso della crisi – ha dichiarato il sindacalista USB Giovanni Pagano – sta schiacciando le reti di solidarietà che si sono mosse in questo mese”. “La povertà e l’emergenza nella quale siamo – ha proseguito Pagano – non può reggersi solo sul cuore dei napoletani, sono le istituzioni che si devono far carico di questa situazione”.
E la risposta delle istituzioni locali non sembra essere particolarmente efficace: “Ogni giorno – ha denunciato il giovane sindacalista di base – riceviamo decine di richieste di aiuto da gente che chiama i numeri messi a disposizione da Comune e Municipalità senza avere nessuna risposta. Due settimane fa abbiamo chiesto all’Assessorato alle politiche sociali e al Sindaco di aprire un confronto, abbiamo partecipato anche al bando per le associazioni di volontariato, ma non ci ha mai risposto nessuno”.
Intanto – ha concluso Pagano – migliaia di famiglie sono sole e senza aiuti. Mentre il medico studia, il malato muore”.
27/04/2020 – Salvatore Lucchese
