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18 Maggio, 2024

Follie green a Barra (Napoli). Tolgono una pianta per mettere una pianta



Sembra una follia ma è proprio ciò che è successo venerdì pomeriggio in via Domenico Minichino a Barra ove operai hanno reciso un Glicine sano di due anni per piantumare allo stesso posto un alberello che si presenta addirittura senza foglie, è quanto ci segnala l’attivista Giorgio Contovas di San Giorgio a Cremano

I residenti lamentano che sia stata tolta una bellissima pianta che questo mese andava in fioritura con i suoi magnifici fiori a grappolo viola per mettere al suo posto quella che definiscono “una mazza di scopa senza foglie”.

In effetti la pianta nuova ripiantumata forse perchè giovane forse perchè già malata si presenta addirittura con pochissime foglie.

Al momento non è chiaro se siano stati gli operai del Comune a compiere questo scempio. Il presidente della Sesta Municipalità Sandro Fucito informato dell’accaduto ancora non ha fornito spiegazioni.

Il tutto è avvenuto in via Domenico Minichino pare su iniziativa di un ex esponente politico locale di sinistra che in passato ha ricoperto alcune cariche pubbliche e proprio li davanti ha la sede della sua associazione.

Non è ben chiaro quindi al momento chi abbia dato disposizione di piantare una pianta scadente in un luogo ove già era presente una pianta pregevole. Il tutto è avvenuto di pomeriggio durante l’orario di chiusura dei negozi evitando quindi la presenza di testimoni.

Barra in questi giorni è stata interessata alla ripiantumazione di numerose piante principalmente su via Stigliola, piazza De Franchis e Corso Bruno Buozzi grazie anche all’interessamento dell’associazione Barra Non Molla.

Non erano previste piantumazioni in via Domenico Minichino ove già sono presenti le piante in ogni stallo. Quindi questa pianta da dove è stata dirottata? Dove doveva essere piantata in origine? Chi ha dato la disposizione di piantumare questa pianta in via Domenico Minichino uccidendo un magnifico glicine? Interrogativi questi a cui sarà chiamato a rispondere nelle prossime ore il Comune di Napoli e la Corte dei Conti già notiziata dell’accaduto



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