La portata storica degli eventi di qualsiasi natura la si misura sulla loro capacità di fungere da spartiacque tra ciò che avviene prima e ciò che avviene dopo la loro comparsa. In altri termini, un evento può essere considerato storico sulla base dei cambiamenti radicali ad esso riconducibili.
Data questa definizione, il libro-bestseller Zero al Sud di Marco Esposito può essere considerato un libro di portata storica, in quanto ha contribuito in modo determinante alla nascita di un vasto e variegato movimento neomeridionalista sia contro l’“attuazione perversa del federalismo fiscale”, sia contro il regionalismo iniquo, discriminatorio ed estrattivo, tramite il quale i poteri forti di questo Paese intendono istituzionalizzare l’ultracentenario dualismo tra il Nord e il Sud Italia.
Prima di Zero al Sud nessuno, o quasi, sapeva e, comunque, tutti tacevano. Dopo la sua pubblicazione sono nati comitati e movimenti civici, sono stati inoltrati ricorsi da parte di settanta Comuni meridionali, e non solo sono scesi in campo altri studiosi ed intellettuali, ma persino un intero Ateneo, la “Federico II” di Napoli, ha preso posizione contro il tentativo di legalizzare gli zeri. Inoltre, l’“operazione verità” sugli scippi di Stato subiti dal Mezzogiorno è stata ulteriormente approfondita sia da parte dei mass-media sia da parte dei più accrediti centri di ricerche statistiche a livello nazionale ed internazionale. Infine, anche le forze di Governo hanno dovuto rivedere la tabella degli zeri, prevedendone un graduale e progressivo superamento.
Ma la battaglia è ancora in corso e sebbene sia impegnato da più di un anno in una sfibrante campagna di denuncia dei tantissimi zeri assegnati ai diritti sociali e civili dei cittadini meridionali, sabato 8 febbraio, Esposito si cimenterà in quella che lui stesso ha definito: “La disfida di Padova”.
Infatti, nell’ambito del Convegno promosso dal Forum Terzo Settore, “Autonomia e prospettive per il Terzo Settore e la società civile. Ricuciamo insieme l’Italia”, il giornalista de “Il Mattino” affronterà in un serrato duello dialettico, fatto di cifre, documenti e sottili argomentazioni, il costituzionalista dell’Università di Padova, nonché capo delegazione del Governatore del Veneto Luca Zaia, Mario Bertolissi, autore del volume, Autonomia. Ragioni e prospettive di una riforma necessaria.
Chi ne uscirà vincitore? Il difensore della perequazione territoriale, Marco Esposito, o il teorico della “secessione dei ricchi”, Mario Bertolissi? Il sostenitore del federalismo solidale o quello del federalismo estrattivo?
Per quanto ci concerne, non abbiamo dubbi. La forza della verità storica sta tutta dalla parte di Marco Esposito. Di recente, rivedendone al rialzo base cronologia e cifre, anche l’Eurispes ha confermato la vergogna civile dello “scippo di Stato” perpetrato ai danni del Sud da un Centro-Nord miope e bulimico: dal 2000 al 2017, la bellezza di 840 miliardi di euro. E il “coccodrillo” ha ancora fame!
05/02/2020 – Salvatore Lucchese
