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29 Aprile, 2024

Dopo l’espulsione dalle Sardine, Bruno Martirani dichiara: “Io? Ricomincio da Sud. E voi?”



Mentre Mattia Santori si arroga il diritto di distinguere le “vere” Sardine dalle “false” e per risolvere la questione meridionale propone niente popò dimeno che l’“Erasmus nazionale”, l’attivista Mattia Martirani ricomincia da Sud e lo fa con le idee chiare e distinte di chi conosce i problemi a fondo perché non solo li studia, ma lotta anche affianco dei lavoratori e dei disoccupati che sono i primi ad avere subito e a continuare a subire sulla loro pelle gli effetti negativi delle politiche di spoliazione dei 21 milioni di cittadini meridionali condotte da tutti i Governi nazionali nel silenzio complice delle classi dirigenti del Mezzogiorno.

Differentemente dalla stessa delegazione delle Sardine che nei giorni precedenti ha incontrato i Ministri Giuseppe Provenzano e Francesco Boccia, offendo, così, loro il pretesto di scatenare l’operazione “Promettiamo al Sud per dare al Nord”, Martirani mostra di essere aggiornatissimo rispetto al ddl Boccia sul regionalismo differenziato quando in suo recente post ha osservato: “Il Ministro per le autonomie Boccia ieri ha presentato la proposta che porterà al Consiglio dei Ministri proprio sull’autonomia differenziata dove il ruolo decisionale del Parlamento è decisamente azzerato e legittima l’intesa preliminare tra Governo e Regione sul tema. Vorrei chiedere ai leader nazionali e locali delle Sardine: a cosa è servito l’incontro con i ministri Provenzano e Boccia sul tema Sud? Le rassicurazioni ricevute non si sono assolutamente trasformate in una proposta condivisibile da parte di questo Governo che segue gli stessi schemi di quello precedente sull’autonomia differenziata”.

Non solo. Rispetto alle osservazioni generiche avanzate dalle Sardine sulla questione meridionale, così generiche da essere del tutto sovrapponibili con quanto già deciso a priori dal Governo, Martirani ha precisato: “Vogliamo fare politica in modo nuovo? Cerchiamo di aderire quanto più possibile alla realtà dei fatti e proponiamo delle cose che sanno di giustizia ed equità una volta tanto. Proposte? Restituzione dei fondi mancati al Sud. Circa 840 miliardi di euro sottratti al sud dal 2000 al 2017 (fonte Eurispes 2020) che servirebbero per garantire l’apertura di nuovi pronti soccorso, asili, manutenzione di strade e scuole e parchi pubblici in tutti i comuni che fino ad ora sono stati impossibilitati a garantire i servizi minimi di base ai loro abitanti. Prima di applicare qualsiasi modello di autonomia, stabilire, tramite gli organi costituzionali preposti, il livello essenziale delle prestazioni e i livelli essenziali di assistenza. Stoppare il criterio di finanziamento degli enti locali tramite i dati della spesa storica”.

La conclusione del suo post è altrettanto chiara, netta e precisa. “Tutta la classe politica – ha evidenziato Martirani – si dimostra, a fasi alterne, inadeguata a rappresentare i veri bisogni di noi abitanti di quella che una volta era la Magna Grecia, culla di civiltà e democrazia. Io? Ricomincio da Sud. E voi?

21/02/2020 – Salvatore Lucchese



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