Venti anni fa la strage di Nassiriya. Permane in tutti gli Italiani il dolente ricordo. Il 12 novembre del 2003 alle 8.40 italiane, 10.40 in Iraq, due residenze di Carabinieri e Militari Italiani del contingente attivo nell’Operazione “Antica Babilonia”, vennero investite dall’esplosione di un camion cisterna imbottito di 300 chili di tritolo.
L’attentato, nonostante l’abbattimento di due kamikaze da parte del Carabiniere di guardia all’ingresso, con l’ondata esplosiva investì il deposito di munizioni delle Forze Armate Italiane e provocò 28 morti, 19 italiani e 9 cittadini iracheni e 20 feriti.
Ricordiamoli uno per uno i Caduti tornati in Patria in una bara avvolta dal Tricolore: gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri, Sott. Enzo Fregosi, Sott. Giovanni Cavallaro, Sott. Alfonso Trincone, Sott. Filippo Merlino, MAsUPS Alfio Ragazzi, MAsUPS Massimiliano Bruno. Mar. Daniele Ghione, Brig. Giuseppe Coletta, Brig. Ivan Ghitti, Vice Brig. Domenico Intravaia, App. Horacio Majorana, App. Andrea Filippa; i Militari dell’Esercito, Cap. Massimo Ficuciello, Mar. Capo Silvio Olla, Caporalmaggiore Capo Scelto Emanuele Ferraro, 1° Caporalmaggiore Alessandro Carrisi, e Caporalmaggiore Pietro Petrucci; questi stessi militari fungevano da scorta ai civili anch’essi caduti quel giorno, il cooperatore Marco Beci, impegnato nella progettazione della ricostruzione dell’acquedotto per conto del Governo Italiano ed il regista Stefano Rolla intenzionato a realizzare un progetto cinematografico in Iraq.
Nonostante tali gravi perdite, Nassiriya segna per l’Italia quella più pesante dal Dopoguerra ad oggi, continua l’impegno italiano nelle operazioni di peacekeeping.
Per la “Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali”, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo Secondo Mandato, ha inviato dal Quirinale al Ministro della Difesa, Guido Crosetto, come si legge dal sito istituzionale https://www.quirinale.it/elementi/102102, il seguente messaggio: «La Giornata del ricordo dedicata ai Caduti, militari e civili, nelle missioni internazionali per la pace, ricorre nel ventesimo anniversario della strage di Nassiriya, ove, a causa di un vile attentato, morirono 19 italiani tra soldati, carabinieri e civili. Il sentimento del lutto ci accompagna in questo giorno in cui la Repubblica rivolge il suo pensiero ai tanti feriti e caduti nelle missioni che l’Italia ha sviluppato in questi anni a servizio della comunità internazionale e dei diritti dei popoli, insieme all’espressione della solidarietà e vicinanza alle famiglie colpite. La partecipazione a queste importanti operazioni in tante travagliate regioni del mondo, è il segno dell’impegno e del contributo del nostro Paese allo sforzo concreto della comunità internazionale per combattere gli orrori e le atrocità delle guerre e del terrorismo. I contingenti schierati e le collaborazioni portate avanti sotto l’egida delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e della Nato testimoniano l’intento di difendere i valori della pace e della cooperazione, del rispetto della dignità delle persone e dei popoli. A quanti sono impegnati oggi nelle zone di crisi, mettendo a rischio la propria incolumità in nome dei nobili principi sanciti nella nostra Carta costituzionale, va l’apprezzamento e la riconoscenza di tutti gli italiani».
Fra i Caduti di Nassiriya, come già scritto, vi fu anche il Brigadiere dei Carabinieri, Giuseppe Coletta, Addetto alla Squadra di Comando dell’Unità di Manovra del Reggimento M.S.U., insignito della “Croce d’Onore delle vittime di atti terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero”. Il sociologo Antonio Castaldo ricorda: «Ho avuto l’onore di conoscere la famiglia Coletta Caruso, originaria di Avola in Sicilia, negli anni di residenza a Brusciano in provincia di Napoli, dopo la grave perdita del figlioletto Paolo, morto di leucemia all’età di 6 anni il 7 giugno del 1997, come tanti altri deceduti nella famigerata Terra dei Fuochi. Giuseppe Coletta, insieme agli incarichi di servizio internazionale per l’Arma dei Carabinieri, portava nel cuore e nelle azioni anche una sua personale solidaristica mission a favore dei bambini delle zone in cui operava. Atti di umana carità ispirati dalla Memoria di Paolo e dai valori cristiani condivisi e praticati con la Signora Margherita Caruso con la quale avrà poi la figlia Maria. Giunga a loro anche da Brusciano in questa “Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali”, l’abbraccio fraterno, personale e di un’intera Comunità con la convinta adesione all’appello dei familiari dei Caduti di Nassiriya fatto alle massime cariche della Repubblica, affinché sia riconosciuta alle vittime la Medaglia d’Oro al Valor Militare». Sul versante associativo con “Bussate e vi sarà aperto” proseguono le attività benefiche e filantropiche come leggiamo dal sito https://www.associazionecoletta.it/.