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6 Maggio, 2024

Spacca-Italia, il Sud insorge: Puglia, Calabria e Campania in piazza contro la secessione dei ricchi



Dopo l’approvazione al Senato del ddl Calderoli sull’autonomia differenziata, il cui succo consta nel determinare il livello di fruizione dei più basilari diritti di cittadinanza, salute, istruzione, trasporti, ecc., sulla base della riccheza dei territori, da Sud, e non solo da Sud, sta crescendo la mobilitazione contro questo progetto eversivo della lettera e dello spirito della Costituzione.

Progetto eversivo, in quanto fa scempio dei principi di unità, coesione, uguaglianza, solidarietà ed equità, sostituendoli, di fatto, con quelli ordo-liberisti, declinati in salsa etnico-padano-leghista, di egoismo, competizione ed efficacia. Insomma, una riscrittura del patto sociale a vantaggio dei ricchi e del Nord ed a detrimento dei poveri e del Sud. Tanto lo si sa, sei povero e/o vivi nel Sud malandato? La colpa è sempre e solo tua, in quanto povero e per giunta anche “terrone”.  

Ma c’è chi si oppone a questo sciagurato progetto di istituzionalizzazione prima di un’Italia divisa e diseguale e di conseguente balcanizzazione poi dell’intero sistema-Paese. Dopo l’Emilia-Romagna che ha raccolto 6000 firme contro la secessione dei ricchi, chiedendo al sua Presidente prot-leghista Stefano Bonaccini di dissociarsene, oggi scende in piazza la Puglia, il 13 lo farà la Calabria, il 16 a Napoli l’Unione Studenti e sempre il 16 a Roma il Presidente della Ragione Campania Vincenzo De Luca insieme ai sindaci ed agli amministratori comunali denuncerà anche il “sequestro” governativo dei fondi sviluppo e coesione che spettano al Sud, la modifica cifra di 20miliardi di euro. Che fine faranno? Saranno dati in pasto alla solita trita-tutto locomomotiva-Nord?

    



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