Nel “Bel Paese” chiamato Italia, la teoria neo-liberista dello sgocciolamento – la concentrazione della ricchezza nelle mani dei pochi ricchi per fare ricadere qualche goccia di liquido non meglio identificato nella bocca dei tanti poveri – non solo viene declinata in termini sociali, ma lo è anche in termini territoriali.
Infatti, che cos’è il regionalismo differenziato se non la concentrazione della ricchezza nella parte ricca, relativamente ricca, del Paese, il “virtuoso” Nord, per poi fare sgocciolare un pò di liquido, e la qualcosa non è per niente igienica, nella parte, povera, relativamente povera dello Stivale, l’ “ozioso” e “delinquente” Sud?
Si tratta, in altri termini, della vera e propria rottura definitiva e conclamata del patto di solidarietà nazionale sancito dalla Costituzione del ’48. Rottura che condurrebbe alla definitiva istituzionalizzazione del Sud come colonia estrattiva interna di un sistema-Nord sempre più miope e bulimico, nonostante il fatto che tale teoria sia stata smentita già da tempo dai dati relativi alla crescita economica zero del “bel Paese” negli ultimi due decenni.
