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3 Maggio, 2024

L’acquario di Napoli compie 150 anni. E’ il più antico del mondo



Oggi è stato celebrato il 150° compleanno della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” a Napoli, dove centinaia di persone si sono riunite per festeggiare l’acquario più antico del mondo.

La mattinata è stata caratterizzata da interventi del mondo scientifico, ricercatori della Stazione, esponenti accademici e associazioni ambientaliste. Al centro della discussione c’è stato anche il tema della corretta comunicazione e divulgazione scientifica, contrastando la disinformazione spesso diffusa online.

“Il nostro anniversario di oggi ci incoraggia a guardare avanti”, afferma il vice presidente Silvestro Greco. “Siamo già pronti con la nuova nave oceanografica, equipaggiata con tecnologie all’avanguardia per la ricerca marina. Stiamo potenziando le collaborazioni con le università e i centri di ricerca. Inoltre, metteremo a disposizione tutte le nostre competenze affinché la ricerca marina possa progredire e la Stazione Zoologica continui a essere il principale ente italiano per la ricerca marina”.

In occasione di questo evento è stata inaugurata la mostra “Un mare di colori – 150 anni nell’Aquarium di Napoli”, e domani e domenica sarà possibile visitare gratuitamente l’Aquarium e il museo Darwin-Dohrn, con un massimo di 80 persone all’ora.

L’acquario di Napoli ha mantenuto la sua struttura architettonica originale e, dopo sei anni di restauro, ha riaperto recentemente con l’uso delle tecnologie più moderne per garantire il benessere degli animali, con vasche progettate come finestre sugli ambienti marini.

Tra le novità vi sono colorati ambienti tropicali, volti a sensibilizzare visitatori e studenti sul cambiamento climatico e la tropicalizzazione del Mediterraneo. Questo compleanno ha riportato tutti indietro nel tempo, quando 150 anni fa i cittadini di Napoli scoprivano per la prima volta gli organismi che popolavano “il mare di fronte”, un mondo misterioso e sconosciuto a pochi passi dalla Villa Comunale.

Questo luogo, divenuto un avamposto di cultura e conoscenza, permetteva agli studiosi e ai ricercatori provenienti da ogni parte del mondo di osservare e studiare gli animali vivi nei loro ambienti naturali. In breve tempo, è diventato un modello seguito in tutto il mondo, anche per il prelievo diretto di acqua di mare tramite una condotta lunga cento metri. Anton Dohrn, con la sua opera e la sua visione, ha creato un legame affettivo tra l’acquario e la città di Napoli, un legame ancora vivo oggi, che collega migliaia di studenti, cittadini e il mare.



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