A dispetto della Repubblica unica ed indivisibile prevista dalla Costituzione italiana, sul piano concreto del materialismo storico-geografico la pandemia da Covid-19 mostra un Paese sempre più diviso e diseguale tra un Nord sviluppato e un Sud sottosviluppato, in quanto sempre più ridotto da inique e discriminatorie politiche di spoliazione a sua conclamata colonia estrattiva interna di risorse finanziarie, economiche, naturali, culturali ed umane.
Riesploso nel corso degli ultimi venti anni, lo storico dualismo tra le due Italie fa sì che gli interventi di ristoro previsti dal Governo centrale per attenuare i contraccolpi socio-economici delle misure di restrizione anticovid siano come la classica coperta corta, che, se riesce a coprire a malapena la testa, quella di una sgangherata ma sempre più onnivora locomotiva Nord, lascia quasi del tutto scoperti i piedi di una carrozza Sud pronta ad esplodere da un momento all’altro, come mostrano le recenti manifestazioni di piazza, da Napoli a Cosenza, e non solo, le cui richieste sono riassumibili nello slogan: “Tu ci chiudi, Tu ci paghi”.
Delle due Italie e degli aspetti sociali ed economici dell’emergenza pandemica sempre più devastanti per l’intero Paese si parlerà mercoledì 11 novembre, ore 19:00, in occasione della diretta facebook “Bomba Sud, Bomba Italia?”, promossa dalla “Rete meridionalista Il Sud Conta“.
In qualità di relatori, parteciperanno alla diretta: Pietro Massimo Busetta, economista, editorialista del Quotidiano del Sud, ed autore de “Il Coccodrillo si è affogato”; Nicola Alonzo, lavoratore nel campo dell’animazione; Giovanni Pagano, sindacalista USB ed attivista del Sud Conta. Modererà il dibattito, Antonio Bianco dell’ArianoNews.
09/11/2020 – Salvatore Lucchese
