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3 Maggio, 2024

Il Partito del Sud, Natale Cuccurese: “Esiste una sola questione, quella meridionale!”



In Italia, nonostante il fatto che la diffusione del coronavirus evidenzi i limiti economici, sociali, politici, culturali e sanitari della frammentazione della “catena di comando”, non solo c’è chi continua ad alimentare il mito della “questione settentrionale”, ma c’è anche chi, come il Ministro dem Francesco Boccia, intende portare a termine l’attuazione del regionalismo differenziato richiesto dalle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Le tre Regioni che, ad oggi, sono quelle maggiormente colpite dalla nuova emergenza sanitaria con i più alti numeri di persone contagiate: Lombardia 2.612; Emilia-Romagna 870; Veneto 488.

Tra i primi a schierarsi contro la “secessione dei ricchi”, il Segretario nazionale del Partito del Sud, Natale Cuccurese, è tornato a denunciare i pericoli insiti nella costruzione ideologica e propagandistica della “questione settentrionale”.

Mentre – ha scritto Cuccurese sulla sua pagina facebook – la ‘Repubblica’ ad inizio febbraio è tornata a dar fiato alla Lega Nord, quella della prima ora, con una intervista a Bossi e poi con una a Speroni, che parla ancora di “questione settentrionale”, ci chiediamo cosa abbiamo fatto di male per sorbirci vent’anni dopo, come in un romanzo di Dumas, il probabile ritorno al racconto favolistico della Lega antifascista “costola della sinistra”, frutto di una stagione che vede il Pd pronto a far da sponda alla richiesta di autonomia differenziata presentate dalle regioni leghiste. Un grande errore politico, perché questa richiesta ha nei fatti legittimato la richiesta di secessione della Padania da sempre al primo punto dello statuto della Lega.

Intanto – ha proseguito il Segretario del Partito del Sud – nessuno parla più di Questione meridionale, in un momento storico drammatico per le condizioni di impoverimento programmato in cui sono ridotte le regioni del Sud. Il silenzio sceso da tempo sulla Questione meridionale è utile a coprire le cause e le colpe del furto subito dal Mezzogiorno dai tempi della modifica del Titolo V (840 Miliardi di euro da dati Eurispes).

Di contro alla coltre di silenzio e all’abolizione del Sud, “Si provveda – ha concluso Cuccurese – a restituire in tempo congruo il maltolto, si abbandoni subito il parametro della spesa storica e si stabiliscano condizioni di equilibrio nei riparti basate sulla percentuale della popolazione residente”.

Richieste queste che, ad oggi, sono state avanzate soltanto dal Partito del Sud e dal movimento meridionalista “Il Sud Conta“.

07/03/2020 – Salvatore Lucchese



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