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3 Maggio, 2024

Grido di dolore congiunto da Calabria e Sicilia: “Parità di diritti tra Nord e Sud. Si unifichino le due Italie”



La cancellazione del Mezzogiorno dalle politiche economiche nazionali ha contribuito ad acuire pesantemente i divari territoriali tra il Nord e il Sud di un Paese sempre più spaccato in due.

Basti pensare che nel quinquennio 2011-2015 gli investimenti pubblici nel Meridione sono crollati a poco più dello 0,1% del Pil nazionale, acuendo l’effetto desertificazione al Sud e quello agglomerazione al Nord, con conseguenze devastanti per l’intero sistema Paese, fino al punto da indurre l’economista Pietro Massimo Busetta a sostenere in suo documentatissimo libro che il “Coccodrillo si è affogato”.

Contro la cancellazione del Sud dalle agende politiche di tutti i governi nazionali e contro l’attuale politica degli eterni proclami e delle eterne promesse infondate di definitiva risoluzione della questione meridionale, l’ultima delle quali la “bufala” della Ministra dei trasporti e delle infrastrutture, la dem di origini emiliano-romagnole Paola De Micheli, che spaccia mere ipotesi di investimenti in infrastrutture al Sud come progetti attuabili, i quali, in realtà, attualmente corrispondono soltanto al 19% e non già al 40%, come da lei propagandato, dei finanziamenti che proverranno dal Recovery Plan, venerdì 31 luglio, alle ore 10:00, la Rete civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno ha promosso un flash mob  di sensibilizzazione presso la Piazza Unione Europea di Messina.

Seguirà la consegna di un lettera aperta al Prefetto, con la quale gli organizzatori dell’iniziativa, cui hanno aderito anche numerose forze sociali, politiche e culturali sia calabresi che siciliane, chiedono alle autorità politiche ed istituzionali nazionali e regionali di avviare la definitiva politica di perequazione infrastrutturale tra le due Italie tramite la destinazione di un’adeguata percentuale dei 209 miliardi del Recovery fund assegnati all’Italia.

Dalla Sicilia e dalla Calabria – ha dichiarato l’ingegnere Giovanni Mollica, fondatore della suddetta Rete Civicasi alza un grido di dolore congiunto per chiedere parità di diritti tra cittadini del Nord e cittadini del Sud. Per chiedere, nell’ambito del contesto dell’Unione Europea e di un mondo globalizzato, la definitiva unificazione delle due Italie”.

28/07/2020 – Salvatore Lucchese



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