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29 Aprile, 2024

Cercola. Protezione Civile Cercola: progetto Io Non Rischio, prevenzione e reclutamento di nuovi volontari.



Domenica 15 ottobre è terminata la settimana che ha visto coinvolta la protezione civile con il progetto “Io non rischio”.  -“Dal 9 al 15 ottobre ricade la settimana della protezione civile”- a parlarcene è Peppe Piccolo, responsabile Protezione Civile Cercola – “Di modo che, in tutta Italia, si svolgano iniziative e manifestazioni. Il progetto “Io non rischio” ha visto all’apertura dell’open day le scuole del territorio con la presenza di circa 300 alunni e si colloca in un progetto nazionale che abitualmente veniva fatto in modo periodico 2 volte l’anno che ha lo scopo di informare la cittadinanza sul territorio, eventi naturali e come comportarsi. L’intenzione è quella di dare vita a maggiori attività del genere durante l’anno per informare la cittadinanza sui rischi del territorio e sulla prevenzione”. Com’è collocata la protezione civile di Cercola? “Il gruppo comunale di Cercola è inserito nel coordinamento Vesuvius che abbraccia tre gruppi comunali, e 4 associazioni dell’area vesuviana: gruppo comunale di Cercola, di Somma e di Sant’Anastasia, associazione Save Me San Sebastiano, Cobra 2 Somma Vesuviana e due associazioni di Pomigliano. Questo coordinamento da supporto logistico e preventivo a tutti i territori circostanti”.

La protezione civile è presente in modo strutturato sul territorio di Cercola dal 1993, ed in questi anni hanno svolto un ruolo importante per aiutare la popolazione nei momenti più critici. Durante il Covid sono stati il cordone che ha aiutato la popolazione in momenti di disagio e smarrimento –“La protezione civile, come tutti, durante il covid era impreparata. Il supporto maggiore che abbiamo potuto dare è quello di aiutare i cittadini nelle cose essenziali come recapitare farmaci e beni di prima necessità. Avremmo voluto fare di più ma non è stato possibile”, ci racconta Dario Esposito, uno dei responsabili di Cercola e della giornata Io Non Rischio. Com’è andata questa giornata di “Io Non Rischio”? –“E’ andata bene, c’è stata la partecipazione di molti bambini, che erano anche molto preparati, forse perché ne avevano parlato a scuola. Abbiamo distribuito materiale, fatto capire cos’è la protezione civile e come opera sul territorio. Inoltre il progetto ha lo scopo di far conosce il territorio in cui si vive e nel caso di evento naturale cosa fare”. Come possono i cittadini collaborare con la protezione civile in momenti di crisi? –“Prima di tutto non devono intervenire e fare molta attenzione, perché noi facciamo dei corsi per poter intervenire quando ci sono delle criticità. È essenziale che i cittadini seguano le indicazioni che gli vengono date e si rivolgano a noi se hanno dei dubbi”. Cosa potrebbe succedere? –“Ad esempio quando ci sono incendi è pericoloso intervenire perché potrebbero generarsi fumi tossici e senza protezioni e mezzi adeguati potrebbe essere pericoloso. Il gruppo di Cercola ad esempio è dotato anche di macchine antincendio che possono dare supporto ai vigili del fuoco”.

Negli ultimi anni a quali campagne avete partecipato? –“Una delle ultime è stata l’alluvione di Ischia” ci racconta il volontario Giorgio Bentivoglio -“E’ stata una cosa molto dura perché c’erano molte persone in difficoltà, case distrutte e persone che non ce l’hanno fatta. Si scavava a mano, con pale, idropompe e dove possibile con ruspe”. Il fango una volta tolto dove veniva portato? –“Veniva caricato su camion e poi portato in enti appositi per lo smaltimento perché potevano esserci dei materiali tossici, nocivi o inquinanti e quindi andava controllato e poi smistato. Il fuoco lo puoi fermare il fango e l’acqua no, ti travolge e basta”.

Come avviene il reclutamento? –“Tutti possono iscriversi e partecipare alla protezione civile dopo però aver fatto un corso che dura diverse settimane, oltre che per formarsi anche per capire se ce la fai mentalmente. A novembre partirà il nuovo reclutamento, basta venire alla centrale a Cercola dov’è il municipio compilare il modulo e poi verrà ricontattato per la formazione” ci spiega Dario Esposito.



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