17 C
Napoli
29 Aprile, 2024

Bruno Martirani prende posizione contro gli “scippi di Stato” e la “secessione dei ricchi” e Mattia Santori e company lo espellono dalle Sardine. Le “due Italie” spaccano il Movimento



Martedì sera, dal palco di Piazza di Dante, l’attivista napoletano delle Sardine, Bruno Martirani, ha preso posizione contro il regionalismo differenziato ed ha denunciato lo scippo di Stato di 840 miliardi di spesa pubblica subito dal Sud nel corso degli ultimi venti anni e di tutta risposta l’“autoproclamatosi” leader nazionale del Movimento, l’emiliano-romagnolo Mattia Santori, lo fa espellere dai social che lo stesso Martirani aveva contribuito ad aprire ed a gestire in modo democratico.

Inoltre, sempre lo stesso Santori ha accusato i centri sociali napoletani di avere occupato il palco. In realtà, come mostrano i video della serata, tutti gli interventi erano stati precedentemente condivisi e concordati.

Molto più probabile che a Santori non siano andate giù le prese di posizione esplicite contro il regionalismo differenziato, la cosiddetta “secessione dei ricchi”, promossa anche dal Governatore dem dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, appoggiato dalle Sardine locali in occasione della sua rielezione, né, tanto meno, la richiesta di risarcimento degli 840 miliardi di euro avanzata non solo da Martirani ma anche da molti dei partecipanti alla manifestazione di martedì sera.

Come ha osservato lo stesso Martirani, da anni impegnato a promuovere lotte politiche e vertenze sociali in favore dei lavoratori e dei disoccupati napoletani: “Non è questo il modo di cambiare la politica. A Sud le sardine non funzionano. Bisogna parlare di temi concreti che incidono realmente sulla risoluzione delle difficoltà quotidiane delle persone invisibili e in difficoltà. Io ho scelto tempo fa da che parte stare e non riuscirò mai a tacere su argomenti sensibili o su posizioni poco chiare. Ringrazio i lavoratori e i disoccupati intervenuti, sicuro di rincontrarli in altre occasioni. Ringrazio tutti per la solidarietà e i messaggi pubblici e privati che mi stanno arrivando. Adesso è il momento di tornare a fare davvero politica dalla parte delle persone e dei loro bisogni per il bene della nostra città e del nostro Sud”.

E mentre, insieme alla Lombardia e al Veneto dei leghisti Fontana e Zaia, l’Emilia Romagna, appoggiata dal dem Francesco Boccia, porta avanti il “colpo di Stato dei ricchi”, giù al Sud fervono sempre di più le iniziative non solo per fermare il disegno eversivo ma anche per richiedere l’attuazione delle politiche di perequazione.

“Due Italie”, due modi diversi di concepire la politica e la solidarietà, due anime nelle Sardine tra loro inconciliabili: quella retorica di Santori e quella concreta di Martirani.

20/02/2020 – Salvatore Lucchese 

 



Potrebbe interessarti anche

Ultimi Articoli