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Napoli
6 Maggio, 2024

“Bassa cucina” elettorale, alla Lega il regionalismo differenziato, a FdI il premier farlocco



Complice la copertura mediatica seguita all’approvazione al Senato del ddl Calderoli, meglio conosciuto come Spacca-Italia, secondo la più classica delle eterogenesi dei fini, il tentativo di legittimare un progetto che mina irremediabilmente i pilastri portanti del dettato costituzionale, unità, uguaglianza, solidarietà, coesione ed equità, si sta rovesciando nel suo esatto opposto: la presa di coscienza sempre più diffusa ed estesa della matrice liberista, razzista e discriminatoria sottesa a tale progetto, che, se dovesse essere attuato, potrebbe condurre, come ha più volte sottolineato il Presidente del Partito del Sud Natale Cuccurese, prima alla definitiva marginalizzazione del Meridione e poi alla balcanizzazione dell’intero sistema-Paese. 

E il tutto è il frutto di uno scellerato scambio elettoralistico tra FdI, che appoggia il federalismo predatorio in salsa leghista in cambio del via libera da parte dei verdi padani al suo premierato farlocco. Sì farlocco, in quanto, come ha evidenziato il costituzionalista emerito della “Federico II” Massimo Villone: “Nel secondo tempo delle riforme (il primo è quello del regionalismo discriminatorio, ndr) insegue in affanno il premier caro alla Meloni. Quanto pesa il premier di un’Italia che per la parte più ricca e forte di fatto si autogoverna? Quanto pesa il parlamento? Come rispondono a bisogni e speranze di oltre venti milioni che vivono nell’altra Italia? Suscita ilarità la zuffa a destra sulla bassa cucina del premier di scorta?”



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