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27 Aprile, 2024

“The Gospel according to Ciretta”, la Napoli tra devozione e gentrificazione sbarca al Thessaloniki Documentary Festival



Sbarca a Salonicco, nella 26a edizione del Thessaloniki Documentary Festival, il film della regista napoletana d’adozione Caroline von der Tann. “The Gospel according to Ciretta” (Italia-Germania, 2024, 73′), prodotto da Parallelo 41 e Lucky Bird Pictures, arriva a uno dei principali appuntamenti europei dedicati al cinema del reale portando una storia ambientata in una Napoli devota e solidale che fa i conti con la gentrificazione.

La co-produzione internazionale, guidata da Antonella Di Nocera, approda in Grecia venerdì 15 marzo. L’opera – con protagonisti Ciro Granada, Giuseppina Andelora, Angelo Picone e Angelo Giordano – è stata realizzata con il contributo di Regione Campania e Film Commission Regione Campania.

Protagonista dell’opera è Ciretta, un giovane immerso in un mondo di religione, fantasia e invenzione. Adora la Madonna Addolorata nonostante il suo passato di prostituzione e un rapporto molto creativo con la verità. Condivide la casa di fortuna, un teatro temporaneamente chiuso nel centro storico di Napoli, con Angelo Giordano, un anziano senzatetto. A sostenerlo ci sono Perzechella e Capitano, una coppia di animatori sociali e culturali che durante l’isolamento del Covid-19 ha aiutato poveri e senza-dimora con un “panaro” calato dal balcone. Ciretta, dotato di una voce eccezionale e di un talento straordinario, organizza una grande processione per la sua amata Madonna e raccoglie fondi vendendo accendini e cantando e recitando per le strade. Il desiderio è commissionare a rinomati artigiani delle statue a grandezza naturale della Madonna e del Cristo morto. Poi la notizia devastante: la casa-teatro è stata venduta e il nuovo proprietario vuole trasformarla nell’ennesimo B&B nel centro storico di Napoli. In attesa dello sfratto, la preoccupazione principale di Ciretta è quella di sapere dove andrà la sua Madonna. Nel cuore di Napoli nasce una doppia battaglia: da un lato lo sgombero di Ciretta e Angelo, dall’altro una città che fa i conti con il turismo sfrenato e la speculazione immobiliare.

L’antica città mediterranea di Napoli suscita attualmente interesse in tutto il mondo, essendo lo scenario di una serie di blockbuster di grande successo nel cinema e nella letteratura. In parte paradiso, in parte inferno, attraente e ripugnante allo stesso tempo, è il palcoscenico ideale per il dramma umano che si inscena quotidianamente. Tra le strade secondarie e nei bassi del centro storico della città, si susseguono infatti momenti cinematografici accuratamente costruiti che giocano con la luce e l’ombra, il divino e il profano. Presentata come una fiaba mistica ambientata tra il reale e l’immaginario, la storia segue una decisione consapevole di evitare l’immagine-cliché di Napoli come capitale di Gomorra. Anche se questa realtà ovviamente esiste, è diventata troppo predominante nella narrazione di Napoli, trascurando la sua immensa qualità poetica e culturale“, dalle note di regia.

«Un altro racconto dal ventre del reale di Napoli costellato di personaggi e vibrazioni che danno spazio alle visioni sulla città non omologate e sempre alla ricerca di quei contenuti complessi, non facilmente incorniciabili, anche se il più delle volte la sua rappresentazione va in questa direzione. I nostri film – da Corde nel 2009 passando per il Segreto e le Cose belle fino a La giunta – cercano di restituire questo racconto fatto di sguardi. Con questo film abbiamo accolto quello di Caroline, bavarese e da sempre affascinata da Napoli», così Antonella Di Nocera, produttrice dell’opera.

Caroline von der Tann laureata in Studi Sovietici presso la London School of Economics, è autrice e regista e vive tra Monaco e Napoli. Si occupa di narrazione biografica, storia, religione e reportage politico. Ha iniziato come giornalista freelance e regista di documentari lavorando per diverse case di produzione e televisioni pubbliche e private. É stata redattrice presso il canale televisivo privato tedesco Sat.1 dove ha partecipato allo sviluppo e alla supervisione di varie serie televisive e programmi comici, e in seguito al canale televisivo pubblico austriaco ORF. Nel 2012 prende un anno sabbatico e sperimenta varie forme creative come la scrittura, la cinematografia e la pittura. In seguito decide di tornare alla sua passione originaria: la regia di film documentari.



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