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20 Maggio, 2024

Fondi europei, Napoletano esalta la visione da sistema Paese della Meloni, ma dimentica lo “Spacca-Italia”



Sulle pagine del “Mattino” di oggi, il nuovo direttore della storica testata giornalistica partenopea, Roberto Napoletano, esalta il governo Meloni come “modello italiano in Europa” per “una manovra di sviluppo da 75 miliardi, di cui nessuno vuole parlare“. A cosa si riferisce Napoletano? Alla cabina di regia centralizzata dal ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, delle risorse finanziarie del PNRR e del FSC, ossia delle risorse staordinarie che in buona parte provengono dall’UE e il cui 40% dovrebbe essere destinato a Sud. “Una scelta politica – a dire di Napoletano – da sistema Paese, voluta dal governo Meloni“. 

Peccato che Napoletano dimentichi di sottolineare la contraddizione dirimente del governo Meloni: centralismo per il Sud ed autonomia differenziata per il Nord. Quest’ultima, ci ricorda il costituzionalista Massimo Villone dalle pagine del “manifesto” di oggi, rappresenta un “grave rischio” per l’unità della Repubblica. Infatti, è meglio conosciuta come “secessione dei ricchi” e “Spacca-Italia”, altro che “scelta politica da sistema Paese“. Come si direbbe in lingua napoletana: “‘O Pataterno è lungariello, ma no scurdariello“.   



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