Come ha certificato la SVIMEZ sulla base dei dati pubblicati dai Conti Pubblici Territoriali, nel corso degli ultimi 11 anni, ai 21 milioni di cittadini “quasi” italiani residenti nelle regioni meridionali, a Costituzione letteralmente rovesciata, la Repubblica sedicente “nazionale” ha “scippato” e continua sistematicamente a “scippare” a favore del solito sistema Nord ben 170 milioni di euro di spesa pubblica complessiva al giorno, limitandone ed azzerandone in questo modo molti dei loro più basilari diritti civili e sociali relativi alla salute, all’istruzione e alla mobilità.
La crisi pandemica ha aggravato ancora di più la situazione economica e sociale dell’interno Paese, con un impatto maggiormente negativo sulla già fragile struttura economica meridionale.
Ora, sembra che il Governo non solo sia intenzionato a fare approvare la legge quadro sul regionalismo differenziato, che istituzionalizzerebbe definitivamente lo storico divario tra il Nord e il Sud di un Paese sempre più diviso e diseguale, ma sembra che miri anche a riservare alla presunta “locomotiva” Nord il grosso del Recovery Fund: ben 138 miliardi su 209.
Di questi e di altri temi relativi alla “nuova questione meridionale” si parlerà in occasione della diretta “Lo scippo al Sud continua?”, promossa dalla “Rete il Sud Conta” attraverso i suoi canali social.
In qualità di relatori, parteciperanno: Sabrina Ricciardi, Senatrice della Repubblica (M5S), Massimo Villone, docente emerito di Diritto costituzionale presso la “Federico II” di Napoli, Pietro Massimo Busetta, docente di Economia statistica presso l’Università di Palermo, Giuseppe Ercolino, coordinatore campano del M24A. Modererà il confronto, Antonio Bianco della “Rete il Sud Conta”.
02/12/2020 – Salvatore Lucchese
