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27 Aprile, 2024

Possibile riduzione delle edizioni dei TG regionali Rai. Zinno:”Scelta indebolisce il peso dei territori e il diritto dei cittadini ad essere informati. “



La possibile cancellazione dell’ edizione notturna dei Tg regionali della RAI, a partire da gennaio 2022, è una scelta grave che mina la democrazia e che priva i cittadini  di un presidio d’informazione fondamentale per ogni comunità, compresa la nostra“. Così il Sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno sulla notizia dell’ipotesi di eliminazione dai palinsesti della RAI di una edizione dei telegiornali regionali.

“I tgr, a cui lavorano professionisti che conoscono bene i territori e le realtà che raccontano, rappresentano importantissime finestre informative del servizio pubblico di cui beneficiamo tutti; ancor più coloro che non hanno dimestichezza con la rete, per i quali i TGR rappresentano un riferimento fondamentale nella propria informazione quotidiana. Ciò che accade nella nostra stessa città viene spesso raccontato dal TGR, trasmettendo un’informazione autorevole e di qualità. Lo stop all’edizione notturna – continua Zinno –  indebolirebbe il peso dei territori nella comunicazione nazionale e ridurrebbe il patrimonio di democrazia che rappresenta il servizio pubblico”.

La presa di posizione del Primo Cittadino di San Giorgio a Cremano, parte dalla consapevolezza che ogni comunità ha diritto ad avere un’informazione completa e costante nell’ottica del pluralismo divulgativo e solo valorizzando il contatto con i cittadini, attraverso più edizioni dei tg regionali, l’informazione diventa uno strumento capace di far conoscere quanto accade localmente e di tenere i cittadini costantemente aggiornati su questioni importanti.

“Questo è, e deve essere, il ruolo del servizio pubblico – conclude Zinno. Pertanto, nell’esprimere perplessità nei confronti di questa decisione della Rai, auspico un ripensamento da parte dei vertici, a difesa non solo del pluralismo informativo e del diritto dei cittadini ad essere informati sulle notizie “di prossimità”, ma anche a difesa della professionalità dei giornalisti che non devono sentirsi mortificati da scelte che penalizzano il loro eccellente  lavoro”.



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