Il TAR, con un provvedimento inaudita altera parte, su ricorso sottoscritto da soli 6 consiglieri, ha accolto l’istanza di misura cautelare ed ha sospeso gli effetti della delibera del COA di Nola del 25.7.2019, “per garantire la continuità dell’organo amministrativo”, fissando al 12.09.19 la trattazione collegiale in camera di consiglio.
Il Vicepresidente, nell’immediatezza, si è dimesso dalla propria carica.
Il decreto ha solo posticipato, di fatto, la discussione in contraddittorio, non ha certo anticipato alcuna decisione, come si vuol far credere ma, al contrario, ha garantito ai Consiglieri ricorrenti solo di poter posticipare la pubblicazione del verbale e la trasmissione dello stesso alla Procura della Repubblica, così come deliberato, evitando che tutti potessero leggere i FATTI.
La giustizia farà il suo corso.
Resta evidente, tuttavia, il dato politico espresso: la maggioranza assoluta dei consiglieri in essa compresi il Consigliere Segretario ed il Consigliere Tesoriere – ha nominato e ha voluto essere guidata da Ciro Sesto.
Sarebbe bastato un gesto di responsabilità, accettare la volontà democratica di maggioranza, rassegnare le dimissioni e consentire al consesso consiliare di svolgere le attività necessarie per cui è stato eletto.
