Napul’è mille culure… così cantava Pino Daniele in una delle sue più celebri canzoni.
Napoli ha mille facce, quella borghese del Vomero, di Chiaia, quella degli scugnizzi del Rione Sanità o di Forcella e quella degli immigrati del Vasto. Questa zona è preda di stranieri, soprattutto africani, ed è lì, a pochi passi dalla stazione centrale, primo biglietto di benvenuto per il turista che soprattutto in questo periodo affolla la città partenopea.
A cospetto degli altri rioni questa zona è nel degrado più assoluto, abitata da pochi napoletani che non hanno, forse, il coraggio di lasciare la propria casa paterna. Qui c’è di tutto, ed è proprio qui che si è sviluppato un increscioso episodio di violenza contro i militari dell’Esercito Italiano, impiegati in un’attività di pattugliamento prevista dall’Operazione Strade Sicure.
I soldati, dopo aver notato qualcosa di strano e hanno proceduto al controllo dei documenti verso un immigrato. Da quel momento si sono vissuti attimi di panico, urla, spintoni fra gli uomini in divisa e una massa di extracomunitari che avevano accerchiato gli italiani.
La gente è stufa, stanca, c’è chi fra i vertici istituzionali regionali grida alla tolleranza zero e all’ordine di espulsione. Questa situazione è inaccettabile, i controlli devono essere raddoppiati e più serrati con compiti ben definiti anche per il personale dell’esercito.
Napoli è stanca di questa situazione e soprattutto si teme che possa ribellare verso gli stranieri che hanno preso il sopravvento perché coinvolti in attività illegali e di microcriminalità.