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7 Dicembre, 2024

Considerazioni dopo l’incendio del Parco Nazionale del Vesuvio



E tutto scorre … camminando dopo quasi trenta giorni dal doloso incendio che ha devastato i ¾ del parco si avverte ancora fra i sentieri, la desolazione, la tristezza, non si ode più il cinguettio degli uccelli che prima lo popolavano, solo cenere. Una cenere bianca, il cui tanfo ti entra nei polmoni e ti rattrista ancora di più.

“Qui su l’arida schiena del formidabil monte sterminator Vesevo” così come decantava Leopardi, nella sua penultima lirica nel 1836 da Torre del Greco in villa Ferrigni, il poeta analizza con fare critico il proprio scetticismo verso gli uomini che credono, di essere immortali, mentre sono impotenti di fronte alla smisurata potenza della Natura.

Allora cosa fa l’uomo? Arrogante come non mai e sapendo di essere inferiore davanti a tanta maestosità, sfrutta e deturpa la natura. Rispettare l’ambiente è un dovere che tante volte dimentichiamo. Quali sono secondo voi le cause di questi rocamboleschi cambiamenti climatici che hanno portato e porteranno conseguenze dannose per l’intera umanità? Perché sempre più spesso si sente parlare di uragani dovuti all’evaporazione dei mari, le regole così come le insegnavano tanto tempo fa fra i banchi di scuola, sono ancora valide?

L’uomo e i suoi ritmi frenetici della società moderna. L’uomo e il continuo spreco dell’acqua, e si va incontro a periodi di siccità notando l’abbassamento dei livelli di laghi e mari, la famosa raccolta differenziata e soprattutto il divieto assoluto di non abbandonare qualsiasi rifiuto in strada. Sempre l’uomo, sempre noi coinvolti in un turbinio di abusivismo edilizio. Sempre noi incapaci di creare energia pulita o di aderire al progetto di una mobilità sostenibile, capaci di muoverci soltanto con l’utilizzo della dannosa macchina e non utilizzando per i piccoli spostamenti le biciclette o facendo delle semplici passeggiate.

I tasti dolenti sono soprattutto gli ultimi due, perché l’uomo davanti al vile denaro non pensa due volte a segare alberi, pur sapendo che si avrà meno ossigeno, pur sapendo di alterare gli equilibri della natura oppure cosa fa? Incendia … bravo, mettendo a rischio l’incolumità non soltanto di altri cittadini o d’infrastrutture, ma causando la morte di quella meravigliosa fauna che avevamo nel nostro Parco , perché l’uomo, arrogante, non sa che ogni piccolo animale, ogni singola ape è indispensabile per l’equilibrio del ciclo della vita.



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