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3 Maggio, 2024

M24A, Mauro Sasso del Verme: “I gerarchi padani non sono ancora sazi e grazie al Governo Conte mirano alla definitiva istituzionalizzazione degli scippi al Sud”



In piena recrudescenza da emergenza coronavirus il federalismo sanitario mostra tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni e il dem di origini pugliesi Francesco Boccia in qualità di Ministro per Affari regionali e le Autonomie per rendere l’Italia più solidale e coesa pensa bene di premiare la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna inserendo la sua legge quadro sull’autonomia differenziata in allegato alla legge di stabilità.

Tra le poche voci di coloro che hanno lanciato l’allarme contro il subdolo tentativo di portare altra acqua al mulino di un sistema Nord, che, sia detto per inciso, nel corso degli ultimi due decenni, ha acuito ulteriormente i divari e le diseguaglianze sociali e territoriali di un Paese in cui, ad esempio, dal 2000 al 2017 ai “fratellastri” calabresi sono stati riservati in media “ben16 euro l’anno per le spese relative ai servizi sanitari, a fronte, invece, dei “soli84 euro riservati ai “fratelli” emiliano-romagnoli o dei “miseri116 euro riservati ai “fratelloni” trentini, si annovera la voce di Mauro Sasso del Verme, referente del Circolo Napoli Partenope M24A Equità Territoriale.

Dopo avere evidenziato gli effetti nefasti della riforma del Titolo V realizzata nel 2001, in suo recente post pubblicato sulla pagina facebook del M24A, del Verme ha lanciato l’allarme: “Ma la cosiddetta locomotiva tosco-padana non è ancora sazia, e si prepara ad accaparrarsi tutta la cassa attraverso la legittimazione del regionalismo differenziato. Anche questa volta la trovata è da attribuire alla Lega, ma il PD toscopadano non ha perso tempo affrettandosi a trasformare il regionalismo differenziato in proprio obiettivo politico, come era già avvenuto per la riforma del 2001”.

A questo punto – ha proseguito il referente del Circolo Napoli  Partenope M24A – c’è da chiedersi chi siano i veri nemici del Sud, delle periferie italiane e dei più bisognosi, i leghisti o il PD, sicuramente entrambi. Bonaccini e Zaia sono due facce della stessa medaglia e questa medaglia si chiama Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, il “Gran Consiglio” dove si orchestrano le politiche di sottrazioni di risorse ai danni della popolazione più svantaggiata”.

In particolare – ha concluso del Verme – i tagli alla sanità e la sperequazione realizzata attraverso criteri arbitrari imposti da gerarchi postmoderni, il cui peso, oggi, in piena emergenza Covid si fa pesantemente sentire al sud, rappresentano una vergogna degna delle peggiori dittature o delle più vergognose politiche coloniali”.

07/11/2020 – Salvatore Lucchese



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