Alla stregua di un reagente chimico, l’emergenza pandemica ha messo in evidenza le storture del sistema Italia causate dall’iniqua ripartizione delle risorse pubbliche a livello sociale e territoriale.
A titolo meramente esemplificativo, basti pensare che entro il quadro generale dello scippo di 840 miliardi di euro di spesa pubblica complessiva perpetrati dai “fratelli” settentrionali ai danni dei “fratellastri” meridionali, dal 2000 al 2017 lo Stato sedicente italiano, in media, ha investito in sanità per ogni abitante della Calabria 16 euro, per ogni abitante della Campania 22 euro e della Sicilia 32 euro, a fronte, invece, degli 84 euro per ogni abitante dell’Emilia-Romagna, dei 77 euro per ogni abitante della Toscana e dei 184 euro per ogni abitante della provincia autonoma di Bolzano.
Il divario strutturale tra il Nord e il Sud di un Paese sempre più diviso e diseguale, divario esasperato dalla crisi in atto, è alla base delle recenti rivolte e mobilitazioni campane, calabresi e siciliane.
Per “fare sentire ancora più forte le voci del Sud”, lunedì 23 novembre, alle ore 18:00, le associazioni ed i movimenti meridionalisti “Antudo” (Sicilia), “Rialzo” (Calabria) e “Il Sud Conta” (Campania) daranno vita alla diretta facebook: “Voci dal Sud”.
In qualità di relatori, alla diretta parteciperanno: Giovanni Pagano de “Il Sud Conta”, Paolo Perri di “Rialzo”, Luigi Sturniolo di “Antudo”. Modererà il confronto, Tiziana Albanese della redazione di “Antudo.info”.
20/11/2020 – Salvatore Lucchese
