Nato durante la dura lotta contro il regionalismo differenziato, di cui è stato uno dei maggiori protagonisti, il movimento Il Sud conta prosegue il suo impegno in favore dei 21 milioni di cittadini meridionali i cui bisogni ed i cui diritti vengono sistematicamente disattesi dalle politiche di spoliazione proprie di un ordine etno-liberista nord-centrico, che ha ridotto il Mezzogiorno a “colonia estrattiva interna” di risorse finanziarie, economiche, culturali ed umane messe sistematicamente al servizio del distorto sviluppo delle regioni settentrionali.
Di recente, oltre ad avere denunciato i limiti di una fase 2 che ha penalizzato la riapertura delle regioni meridionali a tutto vantaggio di quelle settentrionali maggiormente colpite dall’epidemia da coronavirus, Il Sud Conta, affiancando di fatto la sua voce a quelle di Rifondazione comunista, del Partito del Sud, del M24A e di SI Campania, ha contribuito anche a lanciare l’allarme contro gli ulteriori scippi al Mezzogiorno previsti dal DEF 2020, sospensione della legge del 34%, e dal Decreto Rilancia Italia, drenaggio dei fondi europei da Sud a Nord.
Proprio per approfondire questi ultimi passaggi politici relativi alle politiche di spoliazione, Il Sud conta ha organizzato la diretta facebook: “Ancora scippi al Sud?”
In qualità di relatori, interverranno, Massimo Villone, docente emerito di Diritto costituzionale presso l’Università degli di Napoli “Federico II” ed autore del libro, Italia divisa e diseguale, e Pietro Massimo Busetta, docente di Statistica economica presso l’Università degli Studi di Palermo ed autore del volume, Il coccodrillo si è affogato.
Anche loro tra i maggiori protagonisti della mobilitazione contro il “colpo di Stato dei ricchi”, i due docenti universitari sono intervenuti per denunciare gli ennesimi “furti di Stato” ai danni del Mezzogiorno: Massimo Villone con l’articolo, Le risorse sottratte al Sud (Repubblica Napoli, 8 maggio), e Pietro Busetta con l’articolo, Rubare ai poveri per dare ai ricchi (Quotidiano del Sud, 15 maggio).
19/05/2020 – Salvatore Lucchese
