Dall’abolizione del reddito di cittadinanza, i cui tre quarti dei percettori risiedono al Sud, alla Zes unica per il Mezzogiorno, che porterà l’acqua al mulino dei soliti “prenditori” meridionali, “Più pilu per tutti”, ha denunciato l’economista Pietro Massimo Busetta, senza favorire l’accensione del secondo motore del Paese, dall’attuazione dell’autonomia differenziata, tramite la quale si mira a rendere strutturale e permanente lo storico divario tra le “due Italie”, all’ennesima rimodulazione del Pnrr a vantaggio delle industrie settentrionali e delle multinazionali ed a discapito dei territori, proprio a partire da quelli maggiormente bisognosi di investimenti e perequazione infrastrutturale e di servizi del Mezzogiorno, il filo conduttore del Governo Meloni, coerentemente alla sua impostazione etno-liberista, è la guerra ai poveri, la guerra al Sud.