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Napoli
27 Luglio, 2024

Fondi UE, Jossa: “Dalla Città Metropolitana sì all’atto per essere protagonista della programmazione 2014-2020”



Con la deliberazione n. 259 del 2017, adottata dal Sindaco Metropolitano, Luigi de Magistris, su proposta del Consigliere delegato alle Politiche di Coesione, Giuseppe Jossa, la Città Metropolitana di Napoli si è dotata di un atto di indirizzo politico che esprime con chiarezza la volontà dell’Ente di assumere un nuovo protagonismo nella programmazione dei fondi europei per il ciclo 2014-2020.

“L’ente – afferma Jossa – è nato nella sua attuale forma, in seguito alla riforma Delrio, ed ha assunto gradualmente una sua fisionomia istituzionale in una fase successiva alla definizione dell’attuale ciclo di programmazione delle politiche di coesione europee. Nonostante quindi che la sua mission istituzionale ne faccia uno degli enti che per ruolo e dimensione dovrebbe vedersi protagonista della programmazione della spesa dei fondi comunitari, la Città Metropolitana si è ritrovata finora in condizioni di oggettiva marginalità rispetto sia alla definizione dei programmi sia alla loro gestione”.

“Il testo dell’Accordo di Partenariato Italia –UE nell’Obiettivo tematico 11 ha però individuato – continua il Capogruppo del Pd a piazza Matteotti – quali principali fattori di rischio del buon esito della politica di coesione nel Mezzogiorno, ‘carenze e ritardi nella messa a punto di forme di coordinamento chiare ed efficienti, procedure e percorsi tecnico-amministrativi che, pur nel rispetto di una normativa nazionale e regionale, disegnino modalità coerenti a una rapida attuazione dei programmi comunitari’, e le pregresse programmazioni hanno dimostrato che occorre razionalizzare la filiera della spesa e ottimizzare la  ‘governance’ del procedimento attuativo dei progetti per puntare all’assorbimento pieno delle risorse ed a risultati concreti per i territori. In particolare, la scala intercomunale/metropolitana appare quella più idonea a garantire ricadute ottimali sui territori”.

“La Città Metropolitana di Napoli, per le caratteristiche tipiche del suo profilo istituzionale, pertanto – conclude Jossa – può e deve assumere un ruolo centrale nella programmazione 2014-2020 sia in sede di definizione dei programmi sia in sede di attuazione. Essa è sempre più percepita come un’istituzione di coordinamento e di raccordo, e sempre più i Comuni ripongono fiducia e aspettative nel suo possibile ruolo di Organismo Intermedio che sia la L. 56/2014 sia il suo Statuto le attribuiscono, ma il Programma, allo stato attuale, deve ancora  in via generale “recepire” fino in fondo il ruolo che la Città Metropolitana è chiamata ad esercitare sullo sviluppo territoriale in applicazione delle previsioni della Legge Delrio”.

Alle riunioni dei Comitati di Sorveglianza del PSR e del FESR, che si terranno a Napoli rispettivamente nei giorni 5 e 7 dicembre p.v., il Consigliere Delegato Jossa sosterrà dunque le ragioni di una nuova centralità per la Città Metropolitana di Napoli e porrà all’attenzione dei partner istituzionali tre esplicite richieste: che la Città Metropolitana, per le misure di cui può già essere beneficiaria, sia specificamente individuata nei documenti del POR FESR Campania con la propria denominazione istituzionale e non, come invece accade attualmente, ricompresa genericamente nell’alveo indistinto degli Enti Pubblici/Locali; che essa sia individuata come soggetto beneficiario in tutti i bandi relativi alle azioni del programma che riguardano i suoi ambiti istituzionali (in particolare edilizia scolastica, mobilità, tutela del territorio e del paesaggio); che sia riconosciuta come organismo intermedio per l’attuazione di alcuni programmi, tra cui il programma complementare del PON Metro.



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