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29 Marzo, 2024

Brusciano “Il Silenzio Non Ripaga”



A Brusciano,  Sabato 27 Gennaio, Giornata della Memoria, presso l’Istituto Comprensivo Statale “De Filippo-De Ruggiero, diretto da Fortuna Parma, a conclusione di un progetto educativo sulla legalità è stato svolto il convegno “Il Silenzio Non Ripaga”, curato dalla giornalista Monica Cito la quale ha ringraziato per la collaborazione aavuta, Marianna Giannino, Pietro Mingione e per le donazioni di materiali assicurate da Delducaprint di Marigliano; Mondadori Point e Ansedima Sas di Brusciano. Sono intervenuti il Sindaco di Brusciano, Avvocato Giuseppe Romano, con il saluto istituzionale di apertura; il Sostituto Procuratore del Tribunale di Avellino, Vincenzo D’Onofrio; il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Castello di Cisterna, Tommaso Angelone; il Coordinatore Provinciale di “Libera” Associazione Nomi e Numeri Contro le Mafie; il Rapper Mimmo Taki, al secolo Domenico Modola.



Il Magistrato Vincenzo D’Onofrio, ha magnetizzato i ragazzi con il racconto della sua esperienza di vita e di lavoro, figlio dello stesso territorio, Pomigliano d’Arco, dove da adolescente, ignaro, assiste alla silenziosa dazione di danaro da un commerciante ad un giovane entrato ed uscito dal negozio in rigoroso silenzio. «La camorra– ha precisato il dott. D’Onofrio- compie azioni criminali apparentemente legali che sono controllate da camorristi. Ora, chi paga il pizzo tende a non pagare le tasse allo Stato e questo comporta la riduzione dei servizi sociali, infrastrutture, scuole, strade. La profonda differenza sta nel fatto che tutti questi soldi presi dalla camorra si trasformano in droga, armi. Certo la criminalità sta anche in Svezia, in Norvegia, ma senza gli elementi caratterizzanti mafiosi: la violenza e l’omertà. In Italia abbiamo un primato quello di tanti giudici uccisi. Questi lavoratori per fare il loro mestiere, o andare a passeggio con la propria famigli, devono essere affiancate da persone armate. Io sono scortato dal 1999 perché faccio il mio mestiere. Il magistrato  – ha concluso il Sostituto Procuratore- fa il mestiere di farsi i fatti degli altri. Se tutti si fanno i fatti degli altri, non potranno uccidere tutti. Incominciate, di fronte ai soprusi, a farvi i fatti degli altri!».

Considerati il poco tempo disponibile, una imbarazzata preside ha permesso ad Antonio D’Amore di “Libera”, appositamente invitato per la manifestazione, di dare una telegrafica comunicazione: «La paura è superabile se non restiamo soli  e la legalità non basta se non ci mettiamo accanto le parole come giustizia e diritti acquisiti. Pensiamo all’ammontare dei 60 miliardi della corruzione in Italia e ad un possibile Piano Marshal delle politiche sociali, della cultura e del lavoro. Difendiamo le nostre città e i buoni progetti per amministrarle!”.

Il bruscianese Mimmo Taki, rapper ex studente della De Filippo, ha risposto all’invito a presentarsi alla platea studentesca per «lanciare un messaggio per non restare in silenzio. Lo faccio spronandovi a convogliare le vostre energie  per dare positività a quello che vi circonda, dedicatevi alle cose che vi piacciono: la musica, l’arte, il disegno. Ma ricordatevi di non tralasciare lo studio perché esso ci permette di pensare con la nostra testa e non con quella degli altri. E ricordatevi ancora che impegnandovi da soli siete stelle nel buio, invece con tutti quanti assieme possiamo sperare che “Schiare Juorno”».

Sfuggita al controllo della stessa allarmata preside per il possibile libero accesso al microfono, una mamma è riuscita ad esternare il temuto messaggio, rivelatosi in tutta la sua genuina positività: «Iscriviamo i nostri figli alle scuole di Brusciano altrimenti il paese morirà».

Un momento assai emozionante è stato quello della lettura della lettera preparata dai ragazzi all’indirizzo di Nonno Raffaele D’Amore, che innocente ha subito il grave ferimento da  arma da fuoco mentre si trovava nel tabaccaio del centro storico sulla traiettoria di colpi sparati da ignoti ed impuniti, fino ad oggi, delinquenti, nella settimana prima del trascorso Natale. Alla manifestazione erano presenti per la famiglia D’Amore, i figli di Zio Raffaele,  Thomas, dell’Arma dei Carabinieri, ed Anthony, direttore di struttura di accoglienza turistica.

All’uscita dall’istituto scolastico i ragazzi si sono messi in corteo per raggiungere Piazza XI Settembre, senza bandiere, insegne, simboli o altro materiale comunicativo se non l’emissione dei loro cori e con lo striscione d’apertura, su lenzuolo bianco segnato con spray rosso, “Il Silenzio Non Ripaga” e quello seguente “ Chi Tace o Piega la Tesa Muore Ogni Volta che lo fa”. Su You Tube è postata la videografia del sociologo Antonio Castaldo, Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali IESUS https://www.youtube.com/watch?v=7qFGXgLOfhI&t=7s .

L’intera durata della manifestazione ha visto l’impiego di uomini, in divisa e in borghese, e mezzi delle Forze dell’Ordine. Erano presenti i Carabinieri della Caserma di Brusciano coordinati dal Comandate il Maresciallo Marco Di Palo; il Maresciallo Raffaele Di Donato, Comandante della Caserma dei Carabinieri di Marigliano, con una già lunga e proficua trascorsa permanenza in servizio a Brusciano; gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Acerra. Anche i Vigili Urbani hanno assicurato quanto di competenza.

Una volta in Piazza XI Settembre, c’è stato il saluto finale del Vice Sindaco, Licia Mocerino, che da insegnate conosce bene il mondo della scuola e le problematiche educative, per cui fiera della sua appartenenza professionale e consapevole delle responsabilità della sua carica pubblica ha espresso una chiamata generale per grandi e piccini: «con la cultura contro l’illegalità».

Alla manifestazione, nella variegata adesione individuale e collettiva della realtà locale, oltre all’iniziale presenza del Sindaco, Giuseppe Romano, si registrava quella dell’Assessore alle Attività Produttive, Patrimonio, Igiene e Sanità, l’Avvocato Alfonso Di Palma; dell’Assessore alla Sicurezza e Trasporti, Felice De Cicco; dei Consiglieri Comunali, Fabio Terracciano, Antonio Di Palma e Pina Sposito.

Del mondo dell’Avvocatura erano presenti Giuseppe Montanile, Giacomo Romano, Salvatore Travaglino e della Magistratura, il dott. Carmine Antonio Esposito, già Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli. Ed ancora ex Assessori come l’Avvocato Angelo Di Palma, Giuseppe Negri e Nicola Di Maio, l’ex Consigliera Comunale Maria Pia Di Monda, e diversi altri rappresentanti del mondo della politica, della cultura, dell’Associazionismo, come “La Casa di Pat” con la Presidente Chiara Sena, ognuno presente a titolo personale nel rigoroso rispetto della dichiarata manifestazione apartitica e apolitica dei promotori. Del mondo del giornalismo la veterana di tante campagne di impegno civile, Anita Capasso. Scarsa la partecipazione della cittadinanza. Per tu tutti, i ragazzi e le ragazze hanno intonato conclusivamente, dopo “Vietato Morire” di Ermal Meta, il “Canto degli Italiani Inno di Mameli”, ricordando che l’Italia s’è desta” e con essa, si spera, Brusciano.



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