Mentre il ddl Calderoli sul regionalismo differenziato prosegue la sua “folle corsa” verso la frantumazione definitiva del sistema-Paese in venti statarelli semi-indipendenti, approvati 9 articoli su 10, il ddl costituzionale d’iniziativa popolare, tramite il quale si intende contrastare la “secessione dei ricchi”, rimane, invece, fermo nelle secche della I Commissione del Senato.
Regolamento alla mano, è lo stesso promotore del ddl, il costituzionalista emerito della “Federico II” Massimo Villone, a chiedere ai Presidenti del Senato e della I Commissione che, essendo scaduti i termini, il testo venga iscritto quanto prima d’ufficio nel calendario d’Aula.