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2 Maggio, 2024

San Giorgio a Cremano. “Donna vita libertà”, Pegah Moshir Pour l’attivista iraniana, voce mondiale dei diritti universali, protagonista dell’evento conclusivo della rassegna dedicata della violenza sulle donne



Lunedì 27 novembre, alle ore 18.00 nella Fonderia Righetti in Villa Bruno, si svolgerà l’evento conclusivo della rassegna: “Donna, Vita, Libertà”, dedicato all’eliminazione della violenza contro le donne.

Il Sindaco Giorgio Zinno e l’assessore Giuseppe Giordano hanno invitato in città Pegah Moshir Pour, l’attivista iraniana per i diritti umani e digitali che dialogherà con il pubblico in un confronto internazionale sul tema. Pegah Moshir Pour racconterà in questo evento aperto alla cittadinanza, la sua battaglia per i diritti delle donne, che è anche la battaglia di tutti contro ogni forma di soprusi e violenze. Divenuta ormai riferimento mondiale per le innumerevoli denunce di reati e violenze contro le donne – nel suo paese natale ma anche In Italia dove vive da quando aveva 9 anni – Pegah ha partecipato anche al Festival di Sanremo con un intervento intenso e commovente sui diritti umanitari ed oggi è la voce di tutte quelle comunità, uomini e donne, che lottano per la libertà e l’uguaglianza. Durante l’evento interverrà anche una donna venezuelana, oggi artista, che racconterà come il Centro Antiviolenza di San Giorgio a Cremano l’ha aiutata ad uscire da una condizione di soprusi e violenze. Inoltre ci sarà un momento teatrale con due attori sangiorgesi che reciteranno il monologo di Paola Cortellesi, sempre sulla violenza.

L’evento, moderato da Anna Trieste, terminerà con il concerto de La Niña, la giovane cantante sangiorgese che sta riscuotendo un notevole successo nel panorama discografico nazionale, e che ha recitato nella fiction con Massimo Ranieri.

“Vogliamo concludere la rassegna con questo evento dalla valenza internazionale – fa sapere il Sindaco Giorgio Zinno – perché la violenza di genere è un tema universale. Una comunità cresce solo se fa tesoro dei diversi punti di vista e se è pronta ad allargare i propri orizzonti culturali. Uniti possiamo far sentire la nostra voce.   



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