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4 Maggio, 2024

Rosario Marra: “Provenzano smentisce il drenaggio dei fondi europei da Nord a Sud, ma, documenti alla mano, sa bene che non è così”



Il Ministro per il Sud, il dem Giuseppe Provenzano, nega che già siano in atto gli ennesimi scippi nei confronti del Mezzogiorno relativi sia dei fondi strutturali europei che alla quota 34% e il Segretario della Federazione provinciale di Napoli di Rif. Comunista, Rosario Marra, controbatte: “Provenzano potrà anche ‘smentire’, come ha fatto, il documento della Presidenza del Consiglio ma non dovrebbe poter smentire se stesso in quanto è perfettamente a conoscenza che lo scippo passa attraverso la riprogrammazione flessibile del FSC” (CantoLibre, 30 maggio 2020).

Infatti, all’opposto di Provenzano, che, un giorno sì e l’altro pure, rilascia dichiarazioni pubbliche generiche ed ambigue rispetto agli attuali scippi al Sud, scippi denunciati anche dall’economista Pietro Busetta (Il Quotidiano del Sud, 21/05/2020) e dal costituzionalista Massimo Villone (la Repubblica Napoli, 22/05/2020), Marra, invece, attraverso una dettagliata disamina critica dei documenti che lo attestano – documento del DIPE della Presidenza del Consiglio, DEF 2020 e Decreto Rilancio –, citando pagina 124 del documento DIPE, evidenzia che: “Il Ministro per il Sud ha richiesto alle Regioni e alle Amministrazioni centrali di destinare una quota pari al 20% delle risorse dei loro piani operativi alle priorità dell’emergenza covid-19. Con tale quota si potrebbe realizzare una riprogrammazione generale di circa 6,7 miliardi di euro a valere sul FESR e di 3,3 miliardi sul FSE, di cui rispettivamente 5 e 2,1 miliardi a valere sui Programmi Operativi Regionali”.

Dunque, il famigerato documento DIPE della Presidenza del Consiglio disconosciuto da tutti i membri del Governo, proprio a partire dallo stesso Ministro per il Sud, non è una semplice “esercitazione accademica”, bensì è un vero e proprio piano di azione politica, tanto è vero che attesta a chiare lettere il fatto che “Il Ministro per il Sud ha richiesto” e non già che Provenzano avrebbe dovuto richiedere e dovrebbe ancora richiedere alle Regioni tale storno di risorse, di fatto, a favore delle Regioni settentrionali. Tanto è vero che l’uso flessibile dei fondi europei a favore del “martoriato Nord” è stato messo nero su bianco nel Decreto Rilancio. Ma se lo scippo dei fondi di coesione e sviluppo europei è già in atto, che fare?

01/06/2020 – Salvatore Lucchese



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