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3 Maggio, 2024

Rete Il Sud Conta: “Il commissariamento di Napoli lo pagherebbero la fasce sociali più deboli. Le forze politiche si assumano le loro responsabilità



In un quadro socio-economico drammatico, quale quello della Regione Campania, che, a causa dell’emergenza Covid, nel solo 2020 perderà 300 mila posti di lavoro, il Comune di Napoli rischia il commissariamento per il mancato accordo sul voto al bilancio comunale.

Quali sarebbero le conseguenze per la città e i lavoratori del Comune di Napoli e delle partecipate?”

Questa la domanda fondamentale che in occasione della diretta facebook promossa dalla Rete meridionalista Il Sud Conta il sindacalista di base Giovanni Pagano ha posto a Vincenzo Benessere, membro della Consulta di “Audit sulle Risorse e sul Debito della Città di Napoli”.

La risposta non è stata per niente incoraggiante. “Se commissariato, – ha più volte evidenziato Benessere – nella migliore delle ipotesi, il Comune di Napoli rischierebbe un taglio agli investimenti, un blocco delle assunzioni degli LSU ed il rifinanziamento dei progetti per gli APU. Nella peggiore, una drastica politica di tagli al personale e ai servizi con conseguenze devastanti per le classi sociali meno abbienti. Tutto dipenderà dal mandato prefettizio”. “Quello che è certo – ha concluso Benessere – e che nella storia della città partenopea i commissariamenti hanno incrementato solo i debiti”.

Rispetto a questo scenario per nulla incoraggiante, Giovanni Pagano ha ribadito la necessità di proseguire con le mobilitazioni di piazza affinché tutte le forze politiche si assumano la responsabilità di approvare il bilancio comunale, in modo tale da salvaguardare gli interessi ed i diritti di tutti i cittadini, a partire proprio dalle loro fasce più deboli ed esposte alla crisi, quali gli LSU e gli APU.

18/11/2020 – Salvatore Lucchese



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