Tramite un’accurata campagna stampa, il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano dispensa rassicurazioni a manca e a destra sull’infondatezza di altri eventuali scippi al Sud.
Invece, da quanto viene riportato dall’edizione odierna del Quotidiano del Sud, sembra che le cose non stiano proprio così: “L’Italia – evidenzia Il Quotidiano – è in pressing per un Fondo UE da 1.000 miliardi: ma il Sud è tagliato fuori”.
“Tagliato fuori” dalla richiesta inoltrata dal Governo Conte bis di rivedere i criteri di destinazione delle risorse europee previste per il settennio 2021-2027, in modo tale da privilegiare i settori e le aree geografiche dell’Europa più colpite dalla crisi. In questo caso: “Si darebbero soldi alle aree che erano già ricche e che hanno perso ricchezza a causa della pandemia”.
Insomma, siamo alle solite: più soldi alla “locomotiva” Nord del Paese e meno alla “palla al piede” Sud. La crisi come occasione per confermare il modello di sviluppo etno-liberista che asservisce sempre di più il Mezzogiorno al Nord e non come “occasione unica per riprogettare il Paese e colmare i divari”.
13/05/2020 – Salvatore Lucchese
