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8 Maggio, 2024

Omicidio Di Francesco : la moglie di Lombardi non può abitare a Palma Campania.



A stabilirlo la Procura di Nola, che ha così deciso che la moglie di Lombardi (assassino di Giuseppe Di Francesco lo scorso 15 giugno, che a seguito di una pretestuosa lite ha fatto fuoco recidendo la femorale alla vittima che è spiata pochi minuti dopo l’ arrivo all’ospedale civile di Nola ) non può dimorare a Palma Campania inquanto era presente e ha invitato  il marito ad eseguire l’ omicidio.

Vani i tentativi dei legali di Lombardi affinché possa ottenere i domiciliari ma in aggiunta arrivano misure restrittive anche nei confronti della consorte 80enne.
Secondo le ricostruzioni, attraverso varie indagini, si è appurato che la donna, seppur non partecipe materialmente all’omicidio, abbia più volte incalzato il marito affinché sparasse a Giuseppe e ai coniugi Nappo (nell’occasione furono gravemente feriti Mariarosa, figlia di Giuseppe e suo marito Andrea Nappo, entrambi in fase di guarigione nonostante le ferite da arma da fuoco richiedono tempi lunghi per un ottimale ripresa fisica).

La donna, che si trovava a pochi metri dal marito, durante la breve discussione che ha poi portato al tragico epilogo, ha più e più volte esortato Aniello a sparare. In un dialetto acceso testualmente la donna avrebbe detto :
“sparall” “accirell”(contornato da appellativi che per rispetto di chi legge preferiamo non sottolineare) consapevole che l ‘uomo fosse armato e intenzionato a fare fuoco.
La notizia da subito ha fatto il giro della cittadina e si aspettavano da tempo provvedimenti nei confronti della donna.

Confermati dunque l’ allontamento della donna da Palma Campania e la reclusione a Poggioreale del Lombardi, nonostante da qualche giorno nella cittadina si è alimentata la falsa notizia che l’uomo fosse ai domiciliari in una dimora in qualche paese limitrofo.

Ancora aperta a Palma Campania la ferita difficile da rimarginare.
Tante le dimostrazioni di affetto nei confronti della memoria di Giuseppe e verso la famiglia:
Tra le varie iniziative c è anche quella di una raccolta fondi partita dai correntisti della Banca del Mediterraneo affinché si possa dare un sostegno per la riapertura del chiosco alla famiglia estremamente provata dall’accaduto.

(Ol. Vi)



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