“Un’Italia spaccata in due, piuttosto, un’Italia che procede a diverse velocità, incapace di uniformarsi per andare avanti compatta sulla strada della ripresa, non solo economica. Viviamo un paese ormai troppo disomogeneo, tra zone in cui produttività e prosperità rappresentano un caratteristica fondante della comunità, ed altre di cui non si può dire altrettanto”. Sono le parole di Nicola Montanino candidato alla Camera dei Deputati nel Collegio uninominale di Nola tra le fila di Liberi e Uguali.
“Facile anche intuire -continua il candidato- quali siano le aree nelle quali gli aspetti che ho citato non sono riscontrabili, ma è altrettanto scontato invocare una politica che sappia finalmente venire a capo di questa annosa situazione. Non amo parlare di “questione meridionale”, una locuzione ampiamente utilizzata anche per rimarcare l’arretratezza del nostro Mezzogiorno rispetto al resto del paese, ma neanche posso ignorare una condizione complessiva che necessita di interventi concreti ed urgenti. Ho ascoltato con piacere le parole del nostro presidente Grasso, siciliano di nascita, e quindi, sensibile come me alle problematiche di un meridione smanioso di rimettersi in carreggiata per colmare il gap che lo separa dal settentrione. Le risorse, sia umane, sia paesaggistiche, sia naturalistiche abbondano ed è da questo che bisogna ripartire, soprattutto per dare impulso al primo settore che può fungere da molla verso un effettivo riscatto: il lavoro. Troppi giovani sono costretti ad emigrare per trovare la loro dimensione, i giovani di tutto il paese ovviamente, ma qui nel Mezzogiorno dove potremmo e dovremmo puntare proprio sulla rivalutazione e su un cambio di prospettive a partire dai potenziali “nuovi lavoratori”, si dovrebbe fare in modo che questi ultimi non siano schiacciati da un sistema che per troppi anni e fino ad oggi ha visto una parte dell’ Italia, la nostra, viaggiare a velocità ridotta. Una marcia in più, una strategia diversa non per differenziarci dal resto del territorio ma per dare anche a “questa parte” la possibilità di portare il proprio enorme contributo all’intera economia…come? semplicemente riuscendo sapientemente a sfruttare l’immensità del nostro patrimonio”.