Si è tenuta nella sede della Cooperativa Sociale Onlus Ambiente Solidale, la presentazione del libro “NarrAzioni in Rete”, a cura di Francesco Del Pizzo e Pasquale Incoronato. Alla presentazione sono intervenuti l’arcivescovo di Napoli, don Domenico Battaglia e il Presidente dell’Osservatorio Economia Civile Campania Giulio Maggiore, oltre al Presidente della cooperativa Antonio Capece. L’incontro è stato un dialogo tra la giornalista Ileana Bonadies, Francesco Del Pizzo e Padre Pasquale Incoronato.
“NarrAzioni in Rete” nasce dall’esperienza dello scorso anno, del ciclo di webinar organizzati da Villa Fernandes in collaborazione la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, l’hub campano The Economy of Francesco e il Portici Science Cafè. Accogliendo l’invito a “ri-animare” l’economia, lanciato da Papa Francesco ai partecipanti di The Economy of Francesco, il gruppo ha scelto di intraprendere un percorso trasversale di dialogo e approfondimento che, partendo dal territorio di riferimento, ruoti attorno a tre parole chiave: vocazione, cultura e patto.
I saluti introduttivi sono stati di Capece: “Nel manifesto The Economy of Francesco è chiaro l’auspicio o meglio la raccomandazione del pontefice a restituire un’anima all’economia, che ci riconduca all’uomo e alla sua essenza umana. Per questi ultimi motivi abbiamo deciso di organizzare la prima presentazione del libro in questo luogo, la sede della cooperativa sociale Ambiente Solidale, che incarna, da più di 15 anni ormai, i valori di The Economy of Francesco. Una impresa sociale che ogni giorno coniuga il lavoro e gli aspetti economici con la solidarietà ed il rispetto dell’ambiente. E lo fa mettendo al centro le persone, in un territorio difficile come quello Napoletano, in cui dà la possibilità a donne e uomini che spesso hanno vissuto ai margini di riscattarsi con il lavoro passando da “scarto” per alcuni a “risorsa” per il territorio e la comunità”.
Don Pasquale Incoronato e Francesco Del Pizzo hanno raccontato l’esperienza concreta di fare rete: cura, relazioni, felicità sono state le parole chiave del loro intervento.
Per Giulio Maggiore, “nell’osservatorio si percepisce l’anima dell’economia. Le aziende stanno cavalcando la “nuova moda” della sostenibilità, il nuovo umanesimo che investe l’economia piace alle multinazionali. Ma quale cultura è all’interno delle nostre aziende?L’economia nasce per servire l’uomo e deve essere sostenibile per i rapporti umani e per la giustizia”.
A chiudere il dialogo, l’arcivescovo Battaglia a cui sono state affidate le conclusioni: “C’è un’unica soluzione per ri-animare l’economia e cioè ritrovare la forza dei propri sogni per ritornare ad avere la concretezza dei segni. Ricominciare a desiderare di realizzare la bellezza per trasformarla in tracce concrete di miglioramento, diventando finalmente comunità generative”, ha detto Monsignore: “Ma ciò accade solo se ci coinvolgiamo nella storia degli altri, perché dietro le persone non ci sono solo volti ma anche speranze e dignità. Soltanto così le pietre di scarto possono trasformarsi in pietre angolari”.