In concomitanza con lo sciopero nazionale del Pubblico Impiego proclamato dall’USB, promosse dalla piattaforma “Il Sud Conta” oggi si sono svolte due importanti manifestazioni contro il Partito trasversale del Nord, che, nel solo triennio 2014/2016, dopo avere depredato il Mezzogiorno di 61 miliardi l’anno di spesa pubblica allargata, ora si appresta a scippargliene altri 190 attraverso il regionalismo differenziato.
La prima manifestazione si è svolta questa mattina a Palermo e si è concretizzata in un presidio davanti alla Prefettura, a cui hanno partecipato il Sindaco Leoluca Orlando, lavoratrici e lavoratori del Pubblico Impiego e della Scuola, studentesse e studenti, precari e disoccupati, che, con fermezza e decisione, hanno gridato il loro no all’“autonomia golpista” delle regioni del Nord.
La seconda manifestazione si è svolta a Napoli nel pomeriggio, dando vita ad un corteo, che, formato da lavoratori, precari APU, sindacalisti dell’USB, attivisti di Unione Mediterranea ed esponenti di vari comitati meridionalisti locali, da Piazza del Gesù Nuovo è giunto sino a Piazza Plebiscito, sede della Prefettura, dove era appena arrivato Matteo Salvini.
Nonostante il forte dispiegamento di forze dell’ordine, i manifestanti sono riusciti a fare sentire lo stesso le loro voci di protesta, costringendo il titolare del dicastero degli Interni ad uscire dall’ingresso secondario della Prefettura.
Come recita un comunicato emesso dal “Sud Conta”: “Senza servizi il Sud sarà sempre più abbandonato a se stesso, proprio come voleva la Lega Nord agli inizi del suo percorso politico: se non facciamo qualcosa il discorso sarà compiuto. Il Sud continuerà ad essere vessato ed umiliato da una classe politica incompetente o connivente con il partito degli ‘eletti del Nord’, presente in tutte le formazioni politiche esistenti nell’arco parlamentare. Siamo fieri di aver contribuito assieme a Palermo e Catanzaro a una bella giornata di riscatto per noi e per il Sud”.
10/05/2019 – Salvatore Lucchese
