Il Sud prende sempre più coscienza della sua condizione di colonia estrattiva interna e non accetta più di essere preso in giro dalle eterne promesse del faremo domani a fronte dei saccheggi presenti delle risorse pubbliche ad esso destinate. Così come non accetta più di essere preso in giro da una propaganda di Stato che spaccia per modernizzazione quello che è un semplice adeguamento di infrastrutture ormai obsolete.
Questo è il caso dell’“Altra velocità” destinata al Sud, da Salerno a Reggio Calabria, fatta passare per “Alta Velocità”. La differenza è sostanziale, in quanto la prima è “una linea tradizionale che, con opportuni lavori, può essere portata ad una velocità massima di 200 km orari”, mentre la seconda è una “linea ad Alta Capacità, infrastruttura capace di trasportare treni passeggeri e treni merci oltre 1.500 tonnellate ad oltre 300 km orari”.
È quanto denuncia via facebook il Movimento 24 Agosto di Reggio Calabria, che, compatibilmente con le indicazioni ministeriali per l’emergenza coronavirus, per sabato 6 giugno 2020 alle ore 10:00, ha organizzato la prima manifestazione a favore di una vera alta velocità.
“L’intenzione della manifestazione – recita la conclusione del post del M24A – è quella, quindi, di sensibilizzare le istituzioni a far sì che presto anche la linea Reggio Calabria – Salerno sia effettivamente portata al livello dell’effettiva linea ad Alta Capacità (superamento dei 300 km orari) presente nel resto del Paese”.
05/06/2020 – Salvatore Lucchese
