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Napoli
8 Maggio, 2024

La risposta, del sindaco Luca Capasso all’accusa, diffuse sui social e a mezzo stampa, di uno dei suoi competitor



Leggo che qualcuno mi accusa di aver pronunciato, in un audio di whatsapp, parole offensive nei riguardi di uno dei miei competitor. Siamo dinanzi ad un’accusa priva di ogni fondamento. Tuttavia qualche precisazione è d’obbligo:



1. La frase viene estrapolata da un discorso molto più ampio e articolato, col quale condannavo il volantino anonimo diffuso pochi giorni fa e invitavo tutti alla calma. Far sentire solo gli ultimi secondi è una vigliaccata, che stravolge il senso del mio intervento e ne restituisce una interpretazione sbagliata

2. L’intervento era comunque di carattere privato: chi ha deciso di tagliare l’audio, isolarne pochi secondi e poi farlo diventare oggetto di polemica ha commesso un reato. Chi lo sta diffondendo, pure. Per questo ho presentato denuncia

3. La mia intenzione non era quella di offendere il mio competitor. L’espressione, certamente dettata dall’emotività, e comunque fraudolentemente manipolata, aveva la finalità di invitare i candidati che mi sostengono a non cedere a puerili provocazioni precisando che se vi è del marcio, non è certo tra le nostre fila.



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