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15 Maggio, 2024

Il costituzionalista Villone: “Appello alla mobilitazione civile contro la secessione dei ricchi”



Mentre, a tutti i livelli – sociale, economico, politico e culturale –, le classi dominanti ed estrattive meridionali sono sistematicamente dedite alla promozione dei loro interessi “particulari”, in tutta continuità con gli esecutivi precedenti, l’attuale Governo Meloni punta all’istituzionalizzazione dello storico divario tra le “due Italie” mediante la discussione in Parlamento del ddl Calderoli sul regionalismo differenziato, che, se approvato, finirebbe con il legare definitivamente la fruizione dei più basilari diritti di cittadinanza – lavoro, salute, istruzione, trasporti – allo ius domicili, ossia alla ricchezza legata al proprio CAP di residenza.

Abiti in un comune ricco di una regione ricca? Allora, probabilmente, avrai dei servizi pubblici soddisfacenti. Abiti in un comune povero di una regione povera? Allora, sicuramente, non potrai attaccarti neanche al tram, perché i tram non ci saranno.

Contro questo passaggio epocale per la storia del nostro Paese, che minerebbe in via definitiva i principi costituzionali fondamentali di solidarietà, uguaglianza e giustizia sociale, si è da anni schierato il costituzionalista emerito della “Federico II” Massimo Villone, che, in un recente articolo pubblicato su “Repubblica”, si è appellato alla mobilitazione civile contro la “secessione dei ricchi”.

Ottimismo o pessimismo – ha scritto Villone – sul futuro del paese, e del Sud? Bisogna che ciascuno aggiunga anche solo una goccia per far salire il livello. Per il 2024 auguriamo che tutte e tutti possano e vogliano farlo”.



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