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3 Maggio, 2024

Fronte meridionalista: “I Sindaci d’Italia rendano manifesto il loro NO all’autonomia differenziata”



La Lega (Nord) suona la carica ed accelera sull’autonomia differenziata, che porterebbe sempre più soldi alle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna (112miliardi di euro l’anno) e sempre meno a quelle meridionali, statuendone, così, la definitiva ed irreversibile condizione di loro “colonia estrattiva interna”. Si tratta di un disegno eversivo della lettera e dello spirito del dettato costituzionale: la rottura definitiva del patto repubblicano di solidarietà tramite la formalizzazione del diritto dei ricchi ad essere sempre più ricchi a discapito dei poveri. Contro il progetto di federalismo asimmetrico, estrattivo e discriminatorio, sulla cui base, successivamente, si darebbe vita al “Grande Nord”, si sta formando una vasto e variegato fronte contro composto da sindacati, partiti di opposizione, regioni guidate dal centro-sinistra, comuni, associazioni e comitati civici.

È in questo contesto che si colloca la “Lettera aperta ai sindaci d’Italia” redatta dal “Fronte meridionalista. La riscossa del Sud”, una rete di forze meridionaliste di orientamento radicale e progressista da anni impegnata contro la cosiddetta “secessione dei ricchi”.

Di seguito, la versione integrale della Lettera aperta ai sindaci d’Italia

Il recente passato dimostra con evidenza e chiarezza che il nostro Paese si è spinto fin troppo oltre sulla strada dell’autonomia regionale differenziata. 

Il governo Meloni e il ministro Calderoli hanno segnato un’accelerazione senza precedenti verso lo Spacca Italia, l’esito sarebbe lo svuotamento di fatto dell’Art. 5 della Costituzione che sancisce la Repubblica una e indivisibile: 21 Regioni con competenze diverse ed uno Stato centrale a sovranità variabile. 

Sistemi sanitari e scolastici differenziati, gabbie salariali, , il rischio effettivo di privatizzazioni e vendita dei beni culturali e dei servizi, l’aumento della diversificazione infrastrutturale tra le varie zone del Paese, politiche energetiche differenziate, parcellizzazione dei fondi europei. 

Non sfugge a nessuno come lo scenario appena descritto, tutt’altro che fantasioso, rappresenterebbe un danno incalcolabile per le comunità: nascere, curarsi, andare a scuola, avere un lavoro, vivere in un ambiente sano sono diritti che non possono dipendere dal luogo di nascita o di residenza, oltre poi l’acuirsi di ulteriori divari Nord/Sud, fra centro/periferie e zone urbane/montuose.

Per questi motivi, in qualità di rappresentanti del Fronte meridionalista. La riscossa del Sud abbiamo formulato questa lettera aperta rivolgendoci a tutti i sindaci e chiedendo loro di rendere forte la contrarietà al disegno di AD con un gesto simbolico ma importante è chiaro apponendo dalla propria Casa Comunale uno striscione “Questo Comune è Contro l’autonomia Differenziata”, favorendo così la diffusione di una presa di posizione di contrarietà allo spacca Italia.

       



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